Parlato: “Al Napoli in trasferta manca la cazzimma. Ho una domanda da fare a Conte”
Il giornalista Manuel Parlato è intervenuto nel corso di 'Cronache Azzurre', trasmissione sulla nostra Radio Tutto Napoli, prima radio tematica sul Napoli, in onda tutto il giorno, che puoi ascoltare/vedere qui sul sito o sulle app (qui per Iphone/Ipad o qui per Android).
Che sensazione hai avuto a Udine? “Ho avvertito una mancanza di carattere, dopo un primo tempo discreto, è mancato quel Napoli visto abitualmente al Maradona. Su questo aspetto bisogna riflettere, le prestazioni altalenanti di alcuni giocatori e la difficoltà che si aveva a centrocampo con un’emergenza che qualunque squadra avrebbe subito. L’Udinese non è un granché, ha l’Xg più basso d’Europa, questo fa a cazzotti con la prestazione che abbiamo visto da parte del Napoli rispetto alle gare con Atalanta, Roma e Juve. Alcuni giocatori sono mancati, Neres alterna prestazioni brillanti ad altre negative. Manca di continuità come ad altri giocatori. Anche Hojlund non era lo stesso visto contro la Juve. Poi nel finale il Napoli si è svegliato, come successe già a Milano e a Torino. Ho visto la fotocopia di tutte le gare in trasferta, più che fisica credo che sia una questione mentale. Poi aggiungiamoci la poco brillantezza e le tante assenze a centrocampo e così abbiamo la soluzione dei pochi punti in trasferta.
A Udine è mancato anche Conte? Vedo critiche per il mancato turnover, ma se avesse fatto giocare Vergara, Politano e Lucca e avesse perso avremmo dato la colpa all’allenatore. Il problema è la gestione della partita, ma queste gare il Napoli non le perdeva. Quest’anno manca un po’ di cazzimma in trasferta, che invece viene messa in casa. Bisogna avere l’astuzia di capire la partita e portarsi a casa anche un risultato di parità. Alla fine sono i giocatori a stare in mezzo al campo e capire i momenti della partita. Il Napoli nel finale la reazione l’ha avuta come altre volte, ad esempio poteva pareggiare anche con il Milan e il Torino. E’ mancata l’imprevedibilità di quei giocatori che hanno messo a fiamme e fuoco le difese di Atalanta, Roma e Juve, ossia Lang e Neres.
Cosa può fare la Supercoppa al Napoli? Mi sembra che nessuno voglia vincerla, ma portarla a casa sarebbe davvero importante in questo momento. Può essere un’occasione per migliorare la condizione di Lukaku, già la sua presenza nel gruppo è molto importante. La Supercoppa la snobbano un po’ tutti perché hanno un po’ tutti gli uomini contati. Prevarrà chi avrà più voglia di portare a casa questo trofeo, Antonio Conte questa voglia ce l’ha e credo che se la giocherà fino all’ultimo. Vincere il secondo scudetto di fila non è riuscito a nessuno se non a Juve, Milan e Inter, per questo la stagione è complicata.
Lobotka dal 1’, Conte cambierà modulo? Si ripartirà sulla falsa riga dello stesso sistema di gioco con o senza Lobotka. Perché in questo momento hai l’imprevedibilità di Nere e Lang, che in questo sistema di gioco rendono di più. Il grande escluso è Politano, che le aveva giocate tutte e ora è un po’ stanco come Di Lorenzo. Una grande mano la dovrà dare il mercato di gennaio. A Udine abbiamo visto per la prima volta il doppio attaccante, avrei voluto chiedere a Conte se quella coppia è una suggestione solo di fine partita o col rientro di Lukaku potrà essere anche una soluzione alternativa”.