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CdS - Aria fritta napoletana: quando il 1° posto e le vittorie azzerano le parole

di Arturo Minervini

"Circola molta aria fritta in città, il Napoli vince ma si frigge l’aria, questa squadra c’è o ci fa, è cinica oppure fortunata, difende e offende lo spettacolo, abbiamo il muso corto o la coda di paglia, e la verità verrà a galla con le grandi partite di novembre. Aria fritta". Così scrive l'edizione odierna del Corriere dello Sport in merito al gioco espresso dalla squadra di Conte a Empoli.  

"Sono sei vittorie e nessun’altra grande squadra brilla, tutti inciampano. Si, però. La pressione del primo posto, il contratto di Kvara, e quand’è che Lukaku, e Gilmour vale Lobotka o no, e se non ci fosse Buongiorno. E McTominay è sparito. E perché si barcolla prima di vincere, e si regala un tempo all’Empoli e poi ci vuole un rigore, e perché si soffre col Como che prende un palo con Paz. E come mai, prima di dilagare a Cagliari, Meret con quattro parate deve salvare la baracca, e figuriamoci col Parma che gli devono espellere il portiere per batterlo. E veramente Mazzocchi è il soldato di Conte, e perché Neres fa anticamera, e quand’è che gioca Raspadori, e Spinazzola convince o no. Aria fritta".  


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