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Italia-Israele, clima surreale: misure anti-terrorismo per il match di Udine

di Arturo Minervini

Attorno a Italia-Israele questa sera ci sarà un clima teso. Le ragioni sono molteplici e la prima tra tutte riflette l'attualità che ci circonda ormai dal 7 ottobre 2023 a questa parte, quando 2000 fedeli di Hamas oltrepassarono la barriera di sicurezza tra Gaza e Israele per sterminare 1200 israeliani al Nova Festival e rapirne 253. L'inizio di un conflitto che si protrae tutt'oggi in Medio Oriente, tra morti, distruzione e violenze replicate dall'esercito israeliano che - riferisce il Comitato per la Palestina di Udine - "ha ucciso almeno 40.000 persone".

Anche il Bluenergy Stadium a Udine sarà blindato - riferisce l'edizione odierna del Corriere dello Sport -, onde evitare possibili atti terroristici, con precauzioni prese anche in città. Anche la partita valida il quarto turno di Nations League di Lega A, Gruppo 2, vedrà dei cambiamenti allo stadio: l'accesso sarà possibile solo per 11.700 spettatori.

Qualche calcolo. Andando oltre questo contorno surreale, tuttavia, gli Azzurri hanno una missione da compiere ed è vincere. Salire a quota 10 punti vorrebbe dire consolidare il primato in classifica - si legge sul quotidiano romano -, ma il c.t. Spalletti sa anche delle insidie che nasconde una gara come quella contro Israele, come intravisto già all'andata. Un occhio sul match tra Belgio e Francia però verrà mantenuto, perché in caso di pareggio o di successo dei Bleus mancherebbe un punto per finire tra le prime due. Mentre una vittoria dei Diavoli Rossi equivarrebbe al rischio del doppio sorpasso e del possibile terzo posto, tenendo conto degli ultimi due incroci proprio con Belgio (14 novembre) e Francia (17). I playoff al Mondiale 2026 sono da scongiurare.


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