Jacobelli contro Allegri: "Oriali uomo di spessore, non passino insulti rozzi e triviali di Max!"
Xavier Jacobelli, celebre giornalista, ha scritto un editoriale pubblicato oggi su Tuttosport in merito alla vicenda Allegri-Oriali: “Non è dato sapere se Oscar Wilde sia una delle letture preferite di Gabriele Oriali e Massimiliano Allegri. Qualora lo fosse, attingendo ai celebri aforismi dello scrittore irlandese, l’uno troverebbe motivo di conforto e l’altro di frustrazione, dopo tutto quanto di inaccettabile è accaduto al termine di Napoli-Milan […] Non possono passare gli insulti volgari, rozzi, triviali, rivolti a un avversario […]
Ha scritto Wilde: «Le lodi mi rendono umile ma, quando mi insultano, so di aver toccato le stelle». Una stella del calcio italiano è sicuramente Oriali. […] È l’essenziale. Il dirigente che cura con stile e autorevolezza i rapporti con la squadra, fra la squadra e l’allenatore, fra l’allenatore e la società. […] Oriali non ha ottant’anni, come erroneamente credeva Allegri nella sua foga araba. Ne ha compiuti 73 il 25 novembre scorso. Nel 2019 è entrato nella Hall of Fame del calcio italiano […] due scudetti con l’Inter, nella quale ha militato per tredici stagioni, prima del quadriennio fiorentino e di intraprendere la carriera dirigenziale […]
Una carriera eccezionale, quanto lo spessore dell’uomo prima ancora del dirigente. Conte avvertì i tifosi già a Dimaro […] Quando si dice che, per essere ascoltati, non bisogna alzare la voce, si pensa a Oriali. Anche Allegri lo sa”.