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L'aggressione ultrà e gli insulti dei tifosi: Conte e il rapporto burrascoso con la 'sua' Lecce

di Pierpaolo Matrone

Il 31 agosto 1997, quando ormai era già un giocatore della Juve, Antonio Conte fece gol al Lecce al Delle Alpi e nella concitazione del momento si ritrovò a esultare davanti al settore riservato agli ospiti. Al popolo giallorosso. L’episodio fu frainteso e male interpretato da una frangia di tifosi e le sue orecchie e il suo cuore di simbolo del calcio leccese sanguinarono per gli insulti ascoltati e letti più avanti al Via del Mare.

Nel 2004 Corvino avrebbe voluto fargli chiudere la carriera al Lecce, era tutto deciso con parte dell’ingaggio devoluto in beneficenza, ma duemila ultras protestarono e non se ne fece nulla. Nel 2008, da tecnico del Bari, vinse il derby, il Lecce fu costretto a giocarsi la promozione in A ai playoff e fu raschiato il fondo: tre mesi dopo, a Spiaggiabella, tre ultras provarono ad aggredirlo dopo un memorial. Ferita profondissima. A ricordarlo è il Corriere dello Sport.


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