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Padovan: "Già dopo il ko di Verona avevo fatto un pronostico sul Napoli di Conte"

di Arturo Minervini

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio - 3° Tempo  è intervenuto Giancarlo Padovan, giornalista: "Devo essere sincero: non penso benissimo di Nesta che è un esordiente e mi sembra non aver ancora dato un gioco alle squadre fin qui allenate, Monza compreso. Su Fabregas, invece, ricordo quando l’hanno preso al posto di Moreno Longo, scrissi tutto il peggio che si poteva, dando della società della banda di incompetenti, che prendevano Fabregas solo perché socio e per il nome, ho avuto torto. In due anni, Fabregas ha portato il Como dalla B alla A, anche grazie al tutoraggio di un allenatore scozzese, e quest’anno sta impressionando, per la qualità di gioco. Raramente ci sono grandi giocatori che diventano grandi allenatori, Fabregas, al momento, dimostra di avere le qualità per diventarlo.

Antonio Conte? È un uomo del sud e l’empatia è molto importante per lui. Credo che il Napoli lotti per lo scudetto e l’ho detto anche dopo la partita col Verona. Conosco Conte e so dove può arrivare. Mi ha positivamente sorpreso che dopo la batosta di Verona, attaccando le cose, è riuscito a venire fuori da un momento difficile e adesso la squadra è in fiducia. L’entusiasmo è sempre positivo, è giusto che i tifosi sognino, è legittimo, ma entusiasmo non vuol dire pressione, il Napoli non ha l’obbligo di vincere, ma di lottare. Ultras di Milan e Inter? Chi vuole interrompere questo circolo vizioso può farlo. Andrea Agnelli l’ha fatto, Lotito anche, cito due personaggi che a me non piacciono, ma bisogna dargli merito. I padroni della curva, spesso, fissavano i prezzi dei biglietti, hanno avuto rapporti con la ‘ndrangheta, rapporti privilegiati nella gestione di parcheggi e merchandising, tutto ciò per una ‘pace sociale’ tra società e gli ultras. Questo circuito si deve interrompere in maniera radicale e questo poteva farlo solo la magistratura ordinaria e l’ha fatto, finalmente".


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