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Zazzaroni: "Inutile infierire sulla Juventus oggi, è come sparare a un cane che caga"

di Arturo Minervini
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"L'anno sotto zero". Inizia così l'editoriale di Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, all'indomani del clamoroso avvicendamento sulla panchina della Juventus tra Thiago Motta e Igor Tudor.

"Inutile infierire sulla Juventus oggi: che lo facciano gli altri, io lo trovo poco divertente. Dalle mie parti, nel Bolognese, ai bei tempi del politicamente scorretto si diceva 'è come sparare a un cane che caga'. L’esonero di Motta dopo soli nove mesi e l’arrivo di Tudor per quattro rappresentano peraltro una resa incondizionata, oltre a un’attribuzione pubblica di responsabilità al management: vi ho dato tanti soldi (che erano mancati l’ultimo anno di Allegri, ma quella Juve apparteneva ancora ad Andrea), vi ho lasciato mano libera e adesso che ci ritroviamo in queste condizioni vi rimando a casina. Cominciando dal primo",

Il direttore del quotidiano ha poi proseguito così: "Ieri è stata tagliata - all’americana - la testa più esposta. Altre rischiano di saltare. L’allenatore ha peccato di presunzione e malagestione delle risorse; per rispetto del professionista non mi avventuro nella parte tecnico-tattica, anche se ne avrei da dire (e tante le ho dette). Thiago ha forse pensato di essere più forte dell’anima della Juve, ahilui diabolica: prevale sempre su chi non la conosce a fondo o la sottovaluta. l mercato a due è stato rovinoso".


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