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Rudi dice 'niente paura', ADL vuole la finale di Champions. Ed io ci spero.

di Arturo Minervini

Paura di niente. L’ha detto Rudi Garcia, e l’ha detto con una faccia che non lasciava spazio alle interpretazioni. Se c’è un passaggio, un momento totalizzante, della bella e interessante prima intervista da nuovo allenatore del Napoli, è senza dubbio quello in cui il nuovo tecnico annuncia di non aver nessun timore per questa nuova avventura.

È stata una chiacchierata quasi informale, condita dalla splendida accoglienza che i tifosi hanno voluto riservare a Garcia, in una cornice che apre a scenari di grandezza, di continuità, una tentazione dinastica che frulla nella testa di De Laurentiis dopo aver assaggiato il primo boccone, uno scudetto che ora ha ingolosito il palato e stuzzicato pensieri ancor più grandi.

“Voglio la finale di Champions” ha annunciato il patron, rievocando la famosa conferenza del 2022 in cui annunciava di voler puntare allo scudetto, lasciando pure interdetto Spalletti. Se lo scorso anno qualcuno aveva storto il naso, aveva abbozzato un sorriso, ieri no. Ieri nessuno ha riso all’annuncio di un Aurelio apparso molto lucido e rilassato, seppur alle prese con diverse gatte da pelare, in primis quella di un Giuntoli assente e ormai separato in casa, in attesa di chiudere la porta e lasciarsi alle spalle il passato. 

Serve coraggio, d’altronde. Per voltare l’angolo, per non voltarsi più. Senza dimenticare. Giuntoli va in una direzione, Rudi Garcia ha preso il senso di marcia opposto. Arriva a Napoli con tutto il suo entusiasmo e senza paura. È già un buon primo passo verso un grande viaggio.


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