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TUTTO SUL CATANIA

di Alessandro Caradolfo

Chi lo avrebbe detto. I rossoazzurri, alla vigilia del torneo, figuravano nel non troppo nutrito gruppetto delle "pericolanti già spacciate". Ed invece. Diavolo d'un Walter. Il tecnico giramondo ha capito che molto, nel calcio moderno, si può raccogliere attraverso le giocate da fermo. Movimenti a ventagio, disordine razionale e...brache calate. Questi i trucchetti maggiormente utilizzati sin qui, e chissà che qualche diavoleria non l'abbiano studiata durante la lunga pasa natalizia. Al di là del dato, si resta basiti al cospetto di una formazione non troppo dotata sotto il profilo tecnico (Mascara a parte), addirittura indebolita, rispetto all'ultima versione, dalla partenza di Vargas. A Napoli, tuttavia, mancherà il perno centrale di retroguardia Stovini, laddove sembra tutta da scoprire la composizione di mediana e prima linea. Zenga, infatti, è uno che ama sorprendere, cercando di non riproporre mai gli stessi undici. Oltre al citato Mascara, comunque, occhio al redivivo Morimoto, al tarantolato Martinez e al velenoso Paolucci. Tra i pali, confermato l'altalenante Bizzarri. E chissà che con uno come l'uomo ragno tra i pali questo Catania no avrebbe ambito a qualcosina in più di una semplice salvezza.


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