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Un piccolo cuore non supera gli ostacoli

di Redazione Tutto Napoli.net
Fonte: di Peppe Giannotti

Da Bilbao passando per Parma, poi Kiev e in casa dei campioni, nessuno ostacolo fu superato!

La Champions che sfuma, siamo a inizio stagione, come l’inizio di un nuovo amore, tempo per rimediare e fare pace. A Parma, (squadra motivata ma già in B) i due punti persi che oggi pur con la sconfitta a Torino ti mantenevano in corsa per il terzo posto. A Kiev, la semifinale della E.L. con la finale a portata di mano, un colpo di reni come quello dato in Germania, nulla di ciò, miseramente fuori. Ieri a Torino la resa definitiva, e come tutti temevano con la “seconda Juve”! Con un certo Sturaro che fa il Messi in mezzo a manichini azzurri. Con la beffa che il più pericoloso degli azzurri è stato David Lopez, velocissimo dopo il rigore sbagliato da Lorenzo, un tiro al volo e prodezza di Buffon per il due a uno. Mai fu fatta una sostituzione nel primo tempo, e chi la soffre? Higuain, uno schiaffo alla logica, all’uomo, al campione, alla squadra, all’avversario, ai tifosi. Un segno di resa quando con Gabbiadini in campo i due si erano intesi più volte. Marek ancora una volta inserito a “ferite mentali” aperte. Una continua provocazione senza apparente spiegazioni. Una squadra (la Juve) che non si accontenta di vincere, stravincere, ma coi suoi pseudo tifosi che inneggiano a morti per merito di un Cono! Un misto di  vergogna sportiva e imbarazzo tattico la gara di ieri, una marea di tricolori che dovrebbero rappresentare un Paese in cui però Napoli non può far parte. Ecco perché si doveva almeno pareggiare la partita, giocarla col cuore, e non far esaltare per l’ennesima volta una squadra che di esaltazioni ne ha avute fin troppe.

Un lunedì reso quasi inutile, dove Napoli si sarebbe fermata per gustarsi il pepe al…che avevamo messo alle due romane super valutate, e un ultima partita al San Paolo che poteva in un colpo cancellare una magra stagione, al di là dei trofei vinti, vien da dire che questi professionisti del pallone li dovremmo pagare a cottimo, a prestazioni. Avrebbero meritato tutti zero in pagella, tutti, quelli che non si sono impegnati e quelli che non hanno saputo o potuto trascinare un gruppo seguito da milioni di tifosi rimasti ancora una volta fregati dalla passione!


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