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Repubblica - Con defibrillatore sottopelle Bove non potrebbe più giocare in Italia

di Arturo Minervini

Bove non potrebbe più giocare in Italia se gli venisse applicato il defibrillatore sottopelle. Lo scrive l'edizione odierna di Repubblica, che si sofferma sul centrocampista dopo il malore accusato durante Fiorentina-Inter: "I medici cercano di capire quale sia l’origine della fibrillazione che l’ha colpito. Le strade da percorrere sono due: quella di un danno al miocardio successivo a una miocardite e quella di una cardiomiopatia. La prima è una malattia infiammatoria che in certi casi lascia cicatrici sul cuore dalle quali può partire una crisi “elettrica”; la seconda è una malattia genetica, che provoca sempre segni sull’organo dai quali può svilupparsi un’aritmia. Ricostruire l’origine della crisi cardiaca serve per approfondire il tema dell’idoneità sportiva che è stata concessa a Bove in passato.

Quando c’è aritmia ventricolare, come ha spiegato il professor Corrado, ordinario di cardiologia a Padova, le linee guida impongono il defibrillatore sottocutaneo. I medici vorrebbero percorrere questa linea e lo hanno già spiegato al paziente; se sarà così, la carriera di Bove in Italia si dovrà interrompere, come è successo a Eriksen tre anni fa dopo un arresto cardiaco provocato da un’aritmia durante l’Europeo nel 2021; oggi porta l’apparecchio e gioca in Premier League, dove le regole sono diverse".


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