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Milan, Fonseca appeso a un filo: Terzic ma non solo come piano B, difficile arrivare ad Allegri

di Francesco Carbone

Il Corriere della Sera di oggi fa il punto sul futuro della panchina del Milan, dove Fonseca è tutt'altro che saldo. Nessun ultimatum da parte della dirigenza, con Ibrahimovic, Furlani e Moncada che hanno parlato a lungo martedì notte dopo la partita, quando il tecnico era già andato a casa. Ma è chiaro che il derby sarà un crocevia. Qualcosa di molto simile a un’ultima spiaggia. L’ennesimo flop potrebbe segnare il destino di Fonseca, che in estate ha firmato un contratto triennale a 2,5 milioni netti a stagione.

Ci si sta guardando attorno per farsi trovare pronti in caso di piano B. Fra i nomi che circolano c’è quello di Edin Terzic, che ha trascinato il Dortmund alla finale di Champions poi persa col Real. Martedì era a San Siro. Si parla di un contatto telefonico già avvenuto, ma il Milan smentisce. Per qualità e filosofia di gioco, è un profilo che rientra nei parametri del progetto rossonero. Anche se dopo questa fallimentare partenza è lecito chiedersi se non sarebbe meglio affidarsi piuttosto a un professionista che conosca bene la serie A.

Non è però l’unica pista, visto che ci sono altri allenatori di livello liberi, come Maurizio Sarri, Max Allegri (che risolverebbe parecchi problemi ma che pare non essere in rapporti eccellenti con Ibrahimovic), poi Thomas Tuchel, Sergio Conceicao, Igor Tudor. Quel che conta, in caso di avvicendamento in panchina, è che non si vada troppo per le lunghe: a settembre c’è ancora tutto il tempo per aggiustare la stagione.


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