Non basta la doppia rimonta, un altro ko per la Roma: l'ex Juric a picco a Verona
La Roma torna a cadere. Dopo la vittoria col Torino, un'altra frenata, un'altra brutta botta per Ivan Juric e la sua squadra. Al Bentegodi l'Hellas Verona si impone per 3-2. Al 14', poi, la Roma regala il gol all'Hellas Verona, nello specifico Zalewski lo regala a Tengstedt, mandandolo in porta con un passaggio orizzontale errato: l'ex Benfica a tu per tu con Svilar rimane freddo e realizza l'1-0. Uno schiaffo che pare svegliare la formazione di Juric, che comincia a creare più gioco e sfiora il gol con Soulé al 25'. Ma due minuti dopo è lo stesso argentino a sfruttare un assist di Zalewski e trovarlo l'1-1, in bello stile, col tacco. Dopo il pareggio la Roma comincia a manovrare con maggiore tranquillità, con più leggerezza, e Zalewski sciupa un'ottima chance. Gol mangiato, gol subito, perché due minuti dopo è il Verona a trovare il 2-1, sfruttando una dormita difensiva dei giallorossi si sviluppo di calcio d'angolo: Magnani si infila tra Dovbyk e Ndicka, sul primo palo, e di testa spedisce alle spalle di Svilar. Da questo momento la Roma fa fatica a riordinare le idee, tanta la confusione. E al riposo si va sul 2-1 per l'Hellas.
La ripresa comincia con una Roma molto propositiva, che nel giro di cinque minuti si regala il pareggio: Dovbyk dà il via all'azione, con Koné che poi porta palla per vie centrali con uno strappo dei suoi; gioco allargato sulla destra per Soulé, che va al cross nell'area piccola e Dovbyk da pochi passi insacca.
Per tutta la seconda frazione di gioco regna l'equilibrio. Zanetti e Juric provano a mescolare le carte, mettendo dentro rispettivamente Harroui e Dybala per dare nuova verve agli attacchi. La Joya non incide, l'ex Sassuolo e Frosinone sì, all'88': transizione del Verona, con Livramento che brucia in velocità Ndicka e trova orizzontalmente Harroui: tutto solo, sul dischetto, evita il ritorno di Mancini e batte Svilar per il 3-2.