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Roma in ritiro in sede, il preparatore atletico: "Montagna? Effetti insignificanti"

di Redazione Tutto Napoli.net

Intervistato dal sito ufficiale del club, il preparatore atletico della Roma, Giovanni Brignardello, ha parlato della sua metodologia ed in un passaggio s'è soffermato anche sulla preparazione in montagna (i giallorossi sono in ritiro in sede). Di seguito alcuni stralci: “Allenarsi a Trigoria è fondamentale. La proprietà con i suoi investimenti ha messo a disposizione dei giocatori un centro davvero all’avanguardia, dove non manca nulla. La struttura è importante sia per il modo di lavoro, sia per i messaggi indiretti che mandi ai giocatori.

Diverse società di Serie A, ormai, preferiscono iniziare la pre-season nel proprio centro sportivo, piuttosto che scegliere una località di montagna.
“Su questo aspetto della montagna c’è un equivoco di base. Intanto, l’altura deve rispondere a requisiti precisi. L’altezza deve essere almeno di duemila metri. Poi, il periodo del soggiorno. Se soggiorni in montagna, in quel periodo, hai temporaneamente degli effetti fisiologici. Temporanei, però, che poi andranno a scemare, a sparire. Per noi, che abbiamo una competizione spalmata su dieci mesi è assolutamente insignificante questo. Secondo, andando fuori non avresti a disposizione tutte le strutture e l’organizzazione che hai in un centro come Trigoria. Terzo, la prima partita a Cagliari sarà il 18 di agosto. Non penso che farà fresco… La scelta di andare o non andare in ritiro è basata su altri principi”.

Sul fatto che a volte ci si alleni ad alte temperature, questo problema come lo si affronta?
“Si beve di più, semplicemente. Si cerca di raffreddarsi appena possibile, di recuperare dopo le sedute in ambienti condizionati, con tutti i comfort. Agli orari da noi decisi, non si tratta di temperature insostenibili”.

Quindi, sta smontando il mito della preparazione in montagna.
“Ripeto, il lavoro in altura ha senso quando devi preparare delle competizioni che si svolgono in un determinato periodo, a breve termine. Se si prepara una maratona, la partecipazione alle Olimpiadi, potrebbe avere senso andare in montagna. Nel calcio il lavoro fisico è molto più a lungo termine”.


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