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Benfica, Mourinho in conferenza: "McTominay triste, mi ha regalato la sua maglia. L'ho fatto esordire, era il minimo"

di Antonio Noto

Al termine della sfida di Champions League contro il Napoli, il tecnico del Benfica José Mourinho interverrà nella sala conferenze dallo Stadio Da Luz di Lisbona per rispondere alle domande della stampa. Su Tuttonapoli.net, come di consueto, la diretta testuale della conferenza stampa.

23.49 - Inizia la conferenza stampa.

"Grande vittoria e grande partita sia collettivamente che individualmente. Non c'è stato un solo giocatore che non abbia fatto una grande partita, tutti fantastici. Grande coesione difensiva, difeso a zona contro una squadra molto difficile da affrontare come il Napoli. Ivanovic ha fatto grandi azioni in profondità al contrario di un modulo più facile per giocatori che giocano a sostegno. Abbiamo messo tanta gente al centro e li abbiamo obbligati di saltare. Oggi sarà molto molto difficile per gli esperti di attaccare il Benfica, sarà molto difficile per quanto si sforzino".

Oggi subito un gol all'inizio, è la conseguenza del lavoro della settimana? "Abbiamo lavorato come prima dello Sporting. Gli stessi principi, non abbiamo avuto molto tempo per lavorare. Contro lo Sporting fatto un errore iniziale che ci ha fatto subire il gol. Oggi è andata diversamente contro una squadra molto forte, con giocatori molto forti e un allenatore fantastico. Il Benfica stasera è stato molto meglio".

Questa squadra non ha una pressione troppo forte? "No, è una pressione irreale. Le ambizioni dei benfichisti è la mia stessa. Dopo 6 partite se guardiamo la classifica siamo fuori, lei parla già di vincere la Champions. Sono contento di questa partita e di come la squadra sta crescendo, di come altre soluzioni stanno venendo fuori. La squadra è umile e prende bastonate dappertutto, ma continua a camminare. Due settimane fa eravamo morti in Champions, ma ora siamo vivi. Ora ci concentriamo sulle gare di campionato, per un po' ci dimentichiamo della Champions e poi ci ripenseremo".

Questo Benfica si merita un voto artistico? "Non sono la persona adatta per parlare di arte e voti artistici. Ho un problema con questo signore vicino a me, che la notte mi manda scrive e non mi fa dormire. Abbiamo migliorato qualcosa e fatto un passettino in avanti. Oggi abbiamo fatto due gol, se l'avesse fatta un'altra squadra avrebbero parlato di opera d'arte. A me non interessa, mi interessa solo che i tifosi sono tornati a casa felici. Siamo ancora vivi, l'obiettivo è rimanerci per le prossime due partite".

Questo Benfica è ancora lontano dalle sue ambizioni? "Si, anche se sta migliorando. Nasconde bene i suoi difetti e trova nuove soluzioni. Oggi ha saputo compattarsi e fare un pressing alto e poi difendersi in area negli ultimi 10' minuti contro due giganti. Ma siamo ancora lontani dalla squadra che vorrei che fosse. Stiamo nascondendo molto bene i nostri limiti e sviluppando bene le nostre qualità. Tutti i giocatori stavano peggiorando si diceva, si Rios e Dahl stanno peggiorando molto... Molta gente sta peggiorando... vabbé andiamo avanti".

Come valuta la performance di Araujo e Ivanovic? E' entrato con una borsa in sala stampa, è un regalo? "E' la maglia di McTominay, l'ho fatto esordire io. Era il minimo che potesse fare regalarmi la sua maglietta. Sulle scelte Araujo e Ivanovic dal 1': i ragazzi che lavorano con me mi odiano, perché sono fastidioso e insistente. Nessuno torna a casa se non ha preso le decisioni che deve prendere. Abbiamo pensato che contro un giocatore come Hojlund ci volesse il nostro giocatore più veloce in difesa, che è Araujo. Contro una squadra che gioca a uomo, invece di avere un giocatore così tecnico, come Pavlidis, era meglio avere un giocatore che va in profondità come Ivanovic. Sono i giocatori in campo che fanno sì che abbiamo deciso bene o male. Hanno fatto la differenza e ci hanno dato quello che avevamo immaginato e pensavamo".

Importanza di Barrenechea e della costruzione di gioco del Benfica? "Complimenti, te ne intendi. Barrenechea creava un problema ai loro due centrocampisti. O salta il centrocampista e apre più spazi o deve saltare Neres, che non ha come qualità migliore l'occupazione degli spazi difensivi. Il movimento di Barrenechea in quella posizione è stata la chiave in questa partita".

Come spiega l'evoluzione di Rios e Barreiro? "Penso che la loro personalità sia stata importante. Non è facile essere giocatori del Benfica, soprattutto in questo momento e con tutte queste critiche. Il merito è tutto loro. Poi la conoscenza che abbiamo sempre più di tutti. Barreiro e Rios hanno un raggio di azione molto grande. Dobbiamo dire a Rios che quando va di là qualcun altro deve fare qualcos'altro movimento. I movimenti stanno creando questi equilibri e stanno permettendo a Rios di essere quel gran giocatore che è. Oggi non sono riusciti a fermarlo".

Era troppo stanco McTominay? "Era triste perché ha perso, questo è Scott ed è la natura dei giocatori vincenti. Gli ho parlato stasera, era triste, ma è felicissimo a Napoli. Vincere da straniero l'MVP dello scorso campionato è fantastico. Vive un momento molto bello. Nello United l'ho fatto debuttare, resta con lui un legame per sempre. Con Scott parliamo spesso, ma era da tempo che non eravamo insieme".

Potrebbe giocarsi la qualificazione nel prossimo match contro la Juventus. "La Juve ha vinto ed ha 9 punti, la loro situazione è più facile della nostra. Penso che a noi non saranno sufficienti 3 punti, credo che ne serviranno 4. Il nostro calendario è assurdo, ma siamo vivi. Eravamo morti due settimane fa, ma dopo due vittorie ci troviamo in una posizione migliore. Ma a Torino sarà durissima".

Chi vincerà lo scudetto? "Difficile, l'Inter ha un super potenziale con la rosa al top. Il Napoli uguale. Il Milan gioca una gara alla settimana ed ha un allenatore eccezionale come Max. Può allenare in un modo diverso da Christian e Antonio. Penso che sarà una lotta tra queste tre squadre".

Siparietto con McTominay? "Ci siamo trovati a fine partita, anche con Leo (Spinazzola, ndr.). Sono cose normali con giocatori che si conoscono. Magari Scott si ricorda che ho una collezione molto bella di maglie e mi ha fatto questo regalo".

00.12 - Termina la conferenza stampa.


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