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Da impiccio estivo a titolare con Benitez: Gargano ha riconquistato Napoli

di Marco Frattino

Testa bassa, tanto lavoro e una grinta da leone per tenere il Napoli in alto. Così Walter Gargano (30) ha riconquistato la piazza nel giro di pochi mesi, dopo aver lasciato Castel Volturno nell’estate 2012 per tentare le esperienze con Inter e Parma che hanno contribuito a completare la maturazione del Mota. Troppo nervoso nell’ultima parte in azzurro con Walter Mazzarri in panchina, sempre a disposizione del gruppo da quando è tornato all’ombra del Vesuvio ritrovando Rafael Benitez a dirigere la squadra. È evidente il cambio di atteggiamento del Mota, inizialmente beccato da stampa e tifosi per alcune dichiarazioni mai realmente digerite dall’ambiente al momento di firmare per l’Inter. ”Essere qui è un sogno, quando ero piccolo sceglievo sempre l’Inter alla Play Station”, queste le parole dell’uruguagio che lo avevano fatto finire sulla black list del pubblico partenopeo, mai generoso nei riguardi del calciatore dall’ultimo ritiro a Dimaro fino a qualche settimana fa.

LA PERMANENZA IN AZZURRO E LA SVOLTA - Il mancato riscatto da parte del Parma ha obbligato Gargano a tornare a Napoli. Un ritorno apparentemente temporaneo prima di trovare una nuova sistemazione, la rappresentazione del più classico degli impicci di mercato, ma i mancati colpi del club per potenziare la mediana e il successivo veto di Benitez hanno praticamente bloccato il Mota all’ombra del Vesuvio. Titolare in entrambi i match contro l’Athletic Bilbao, Gargano ha scalato posizioni nel gradimento di don Rafè diventando spesso un elemento fondamentale per bloccare la manovra avversaria nel centrocampo a due del tecnico spagnolo. Sono sedici le presenze complessive di Gargano nelle 25 gare disputate finora dal Napoli, non sprecando mai l’occasione per lanciare segnali d’amore verso la città e la tifoseria. ”Ho sposato Napoli. Voglio dare il meglio per questa maglia, per questo ho deciso di restare. I miei figli sono nati qui, per questo sarò sempre legato alla città. Quel che è stato fa parte del passato, ora dobbiamo guardare al futuro e dare il massimo. Chi non è abituato a dare il 100 per 100 non può giocare a Napoli. Sputerò sangue per questa maglia” ha dichiarato il Mota ad ottobre ai microfoni di Radio Kiss Kiss, tramutando i fischi del San Paolo in applausi per l’amore sincero espresso nei riguardi dell’intero popolo partenopeo.

IL 2015 PER CONFERMARSI - Assente a Roma il 3 maggio, Gargano ha partecipato al successo in Supercoppa Italiana contro la Juventus. Buona la prestazione dell’uruguagio, a segno dal dischetto nella serie infinita dei calci di rigore che hanno regalato il trionfo agli azzurri. Buffon gli parò il rigore in Italia-Uruguay nella Confederations Cup del 2013, il Mota s’è preso la giusta rivincita contro il portiere per preparare un 2015 da protagonista. Gargano è dunque tornato in cattedra, Napoli è la sua casa e darà l’anima per dare il suo prezioso contributo alla causa partenopea.


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Lunedì 29 aprile
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