Ecco dove avevamo già visto Kvaratskhelia
Non esistono limiti, non ne conosce Khvicha Kvaratskhelia, l'antidivo senza tatuaggi e con look nature, come il vento gli sussurra, spettinato come le difese maltrattate. Lo paragonano a tanti, ma è il destino dei forti, convincendoti di averli già visti ti accorgi ad un tratto che non erano mai esistiti prima. Non vale più la pena di scomodare la memoria.
Kvara, il georgiano, il ragazzo, il 77, è l'attesa della domenica, non sai mai cosa aspettarti, non vedi l'ora di scoprirlo, straripa i confini tecnici, è perfino elegante nel proporti ogni volta nuovi colpi. Lo hanno sottovalutato in molti, se ne stanno pentendo tutti, non solo dirigenti timidi ma anche tifosi rassegnati. Erano convinti che non potesse esistere, in Georgia, un talento simile, una stella vera, un principio di campione, un gioiello per cui stropicciarsi gli occhi.
Kvara, l'erede solo di se stesso, mai di altri, gioca come i bambini per strada, rincorre il pallone facendo attenzione alle macchine, si sporca le mani e rotola nel fango, ha una rapidità d'esecuzione e pensiero che spiazza, lo trovi ovunque e poi non c'è più, a sinistra poi a destra e poi boh, s'è perso, fingi disinteresse mentre ne hai smarrito le tracce. Torna quando è troppo tardi, sconsolato ti domandi come abbia fatto a sfuggirti, cerchi negli altri risposte inesistenti.
Kvara, 7 gol e 7 tra rigori procurati e assist, è tutto ciò di cui avevamo bisogno per ricordarci cosa fosse il calcio. Quello autentico.
Ho paura di scoprire cosa potrà diventare un giorno #Kvaratskhelia
— Fabio Tarantino (@Fa_Tarantino) October 13, 2022
L'antidivo senza tatuaggi e con look nature, come il vento gli sussurra, spettinato come le difese maltrattate, ti ipnotizza solo per i suoi colpi, un talento innaturale, una stella vera, un principio di campione pic.twitter.com/5ZIKw1P6O3