Il Roma - Bigon, voci di addio prive di fondamento. ADL non vuole privarsi del ds azzurro
Fonte: Dario Marotta per il Roma
Riflettori spenti e telefoni accesi. La cultura del lavoro di Bigon segue un percorso atipico, quasi desueto. Poche comparse, dichiarazioni mai sopra le righe, per tenere fede a quel low profile che il direttore sportivo azzurro ha saputo costruirsi sin dagli inizi della sua carriera. Non era facile gestire il dopo Marino, sia dal punto di vista calcistico che mediatico. Il predecessore amava concedersi a tifosi e stampa, riusciva in un certo senso a fare le veci del Presidente. II successore viaggia su binari opposti, lascia il palcoscenico ad altri, preferisce starsene dietro le quinte e dedicarsi completamente alle sue funzioni. Prima svolte con l’ausilio di Mazzarri, suo principale sponsor, dopo con Benitez. Il rapporto tra i due è ottimo, sia dal punto di vista umano che professionale. Grande intesa sul mercato, soprattutto se si parla di giovani, monitorati con grandissima attenzione, in Italia e non solo. Gli ultimi colpi, da Koulibaly a Rafael passando per Jorginho, evidenziano le nuove linee guida tracciate in accordo con il club. La stessa società, nonostante le critiche di una parte dell’ambiente, continua a concedergli fiducia: cinque anni alle pendici del Vesuvio con risultati, economici e sportivi, sicuramente apprezzabili. Due giorni fa, lo stesso De Laurentiis, ha ribadito la sua stima per il ds partenopeo: Il patron, infatti, nel fare il punto della stagione in corso, ha riconosciuto all’allenatore e allo stesso Bigon il merito di far crescere l’autostima e la tenacia del gruppo. Complimenti che inevitabilmente rafforzano un rapporto destinato a durare ancora a lungo: contratto in scadenza nel duemiladiciassette e futuro ancora dipinto d’azzurro. Vince la professionalità, il modus operandi elegante e la capacità di gestire in maniera impeccabile il legame con De Laurentiis: due personaggi lontani eppure vicini, in grado di fissare un’intesa stabile, insensibile alle rivoluzioni tecniche e societarie. Voci “contrarie” giungono da una parte dei tifosi, scontenti del mercato e di conseguenza non soddisfatti dell’operato di Bigon che ha finito per essere travolto dalle critiche. Ad onor del vero è stato costretto a muoversi con risorse limitate, nel pieno rispetto della volontà presidenziale. Nuovo esame a gennaio, per provare a riconquistare la fiducia della gente, scottata dall’ultima campagna acquisti, avara di colpi importanti. E i protagonisti saranno ancora loro, De Laurentiis e Bigon. Una coppia che non conosce crisi.