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La K che fa la differenza

di Arturo Minervini

Nomi e presagi. Di sventura o di grandezza, dipende dalle occasioni. Nella giornata in cui il Napoli deve rinunciare per squalifica alla sua doppia K, Kalidou Koulibaly, c’è un Nikola, con la K, che vive un’altra gara da dimenticare.

Contro il Crotone Maksimovic ha rischiato di mandare alle ortiche una vittoria che sembrava ormai cosa acquisita, regalando in maniera goffa e poco spiegabile a Messias il pallone del momentaneo 3-3. Solo il mancino di Di Lorenzo ha permesso al Napoli di trovare il nuovo vantaggio, ma l’errore del serbo resta e spaventa per i prossimi impegni.

In questo momento il centrale classe ’91, in scadenza di contratto a giugno e destinato all’addio, appare totalmente fuori dal progetto sul piano mentale. Con questo approccio è finito in coda alle gerarchie di Gattuso, scavalcato anche da Rrahmani ormai pronto al rientro dopo il problema muscolare che lo tiene ai box da qualche settimana. Con la Juve tornerà anche Koulibaly, quella sì una K che fa la differenza. In positivo.


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