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Marotta esporta lo stile Juve all’Inter: ADL resiste

di Arturo Minervini

Prima Marotta, poi Conte. È chiaro che in casa Inter ci sia la volontà di esportare quel tipo di mentalità e strategia che è stata marchio di fabbrica della Juventus nell’ultimo decennio che ha visto i bianconeri dominare la scena, grazie allo strapotere economico e non esercitato sugli altri club. La politica è semplice: andare ad indebolire le possibili rivali andando a prendere i loro calciatori migliori. Gli esempi di Pjanic ed Higuain sono solo i più costosi che vengono alla memoria. Ora, anche l’Inter sembra voler ripercorrere quella strada…

“Mi dicono i miei collaboratori che sia l'Inter a volermi smantellare la squadra e che ci avrebbe chiesto i giocatori più forti che abbiamo. Io però non ho intenzione di venderli”. È stato Aurelio De Laurentiis a svelare l’interessante retroscena, lasciando intuire che il club nerazzurro si fosse attivato per chiedere informazioni sulle situazioni di Insigne, Zielinski e lo stesso Fabiàn. Corteggiamento che il Napoli ha immediatamente rispedito al mittente, ribadendo la volontà più volte espressa di non voler cedere i suoi pezzi pregiati.

La nuova rivale. Dopo il colpo Godin, l’Inter pare vicina a regalare a Conte Nicolò Barella ed Edin Dzeko, a conferma della volontà di fare un mercato importante per riportare al vertice il club. Le disponibilità economiche non mancano a Suning ed è chiaro che il Napoli sia stato individuato come un rivale da indebolire andando ad attaccare i calciatori migliori. Una nuova minaccia per il club, una nuova sfida per chi da anni riesce a smentire le previsioni estive e mettersi alle spalle le milanesi. Sempre lodate in estate, puntualmente messe in riga dalla capacità organizzativa del Napoli. 


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