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Mazzarri, occhio alla Lazio a centrocampo! Dendoncker subito titolare?

di Davide Baratto

Domenica alle ore 18:00 il Napoli sarà atteso allo Stadio Olimpico dalla Lazio di Sarri, gara valida per la 22esima giornata di Serie A. Per questa partita, Walter Mazzarri dovrà far fronte alla sanguinosa emergenza numerica. Saranno infatti indisiponibili Cajuste, Simeone e Kvaratskhelia per squalifica, Meret, Natan e Olivera per infortunio, oltre ad Osimhen e Anguissa che sono impegnati in Coppa d'Africa.

Il quadro sulla probabile formazione vede gli azzurri disposti con il 3-4-2-1 già visto in Supercoppa. In attacco Raspadori e Lindstrom (o Ngonge) sostituiranno il Cholito e Kvaratskhelia, completando il tridente con Politano. Nei tre di difesa, insieme a Juan Jesus e Rrahmani potrebbe vedersi Ostigard, con Di Lorenzo che scalerebbe sull'esterno a centrocampo e Mazzocchi sull'altra corsia.

Il problema sorge proprio a centrocampo: senza Cajuste e Anguissa, si prospetta una mediana composta da Zielinski (o Gaetano) e Lobotka. Una coppia fin troppo leggera, "senza muscoli", che potrebbe mandare in affanno il Napoli. La Lazio di Maurizio Sarri, con un 55,2%, è infatti la quarta squadra in Serie A per Field Tilt, il dato che calcola il possesso palla nella trequarti offensiva. E non solo. I biancocelesti si trovano al quinto posto in campionato nella classifica che calcola il PPDA (dato che registra l'intensità del pressing di una squadra), con un valore di 21,6 (dati DataNews HOC). 

Scendere in campo con una mediana così leggera, potrebbe creare non pochi problemi, di fronte a una squadra improntata al dominio della metà campo avversaria e ad un pressing feroce, intenso e costante. Già nella gara d'andata, persa 2-1 in casa, gli azzurri avevano subito la fisicità (e in campo c'era Anguissa) e la forma atletica migliore della Lazio, tanto che con l'ingresso di Guendouzi il parziale era cambiato per ben due volte sul 3-1, ma in entrambi i casi il gol è stato poi annullato.

Le soluzioni a disposizione per arginare la forza biancoceleste a centrocampo, sono due. La prima: inserire Demme al posto di un trequartista o di un difensore, appesantendo il centrocampo e aumentando le capacità di palleggio. La seconda: dare da subito una chance a Dendoncker, calciatore fisico, padrone nel gioco aereo e abile nei contrasti, di esperienza e pronto atleticamente. La storia ci insegna che, in alcuni casi, serve anche un po' di coraggio. Come quando Spalletti, in emergenza a centrocampo, lanciò da titolare Zambo Anguissa (che era stato acquistato pochi giorni prima) contro la Juventus. E il risultato fu di 2-1 a favore dei partenopei, con il camerunese che giganteggiò in mezzo al campo. Domenica si riproporrà lo stesso scenario? Staremo a vedere...


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