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Mi sono innamorato di Fabiàn

di Arturo Minervini

(di Arturo Minervini) - Che cos’è l’amor? Un sasso nella scarpa per Vinicio Capossela che come tanti altri ha provato a spiegarlo. Definizione impossibile da racchiudere in poche parole, perché nasce da una sensazione che scoppia dentro senza avvisare. Napoli-Roma è stata una partita complessa, di grande sofferenza, a tratti anche di rabbia per una sorte incredibilmente avversa che stava facendo maturare un risultato più che bugiardo. Eppure, in mezzo a quella rabbia, ci si è infilato di mezzo un sentimento inatteso. 

È il minuto 7. Un ragazzone con il numero 8 sulle spalle inizia a mandare al tappeto avversari con una tecnica decisamente superiore alla media. Con una finta di corpo ne spiazza due, poi sterza una volta ed ancora. Il cuore ha raggiunto livelli di battiti elevatissimi, prima lo stupore, poi cala il silenzio in attesa di un lieto fine che purtroppo non arriva. C’è un pizzico di rammarico, ma davanti agli occhi prende forma qualcosa di inatteso. Prosegue il match, Fabiàn non sbaglia praticamente un pallone e fa sempre la cosa giusta, con una semplicità che non può che rubare occhi e cuore. 

Mi sono innamorato di Fabiàn. La partita prosegue, sempre ostica e tignosa contro una Roma catenacciara. Il Napoli insiste e quando il pallone arriva sui piedi dello spagnolo arrivano le farfalle nello stomaco per quanto siano belle e semplici le sue giocate. La capacità di scegliere in base all’evolversi degli eventi, l’intelligenza di adeguare la giocata in base alla prima reazione dell’avversario sono vere e proprie pillole d’amore per gli amanti del gioco del calcio.

È nata una stella. Ora cautela vorrebbe di andarci piano, perché il mondo del calcio è pieno di ragazzi che hanno sperperato il loro talento. Nel caso dello spagnolo, però, pare trovarsi ad esemplare di rara intelligenza anche fuori dal campo. Pacato, misurato, pronto a mettersi a disposizione per i compagni. Il prossimo 3 aprile spegnerà 23 candeline sulla sua torta di compleanno, continuando a crescere in maniera smisurata di gara in gara per quella data saremo già dinanzi ad uno che farà invidia a mezza Europa. Il centrocampista moderno, che ricorda tanti del passato ma nessuno in particolare perché uno che sa fare quattro ruoli e gioca con due piedi è davvero difficile da ricordare. Si, mi sono innamorato di Fabiàn. E non penso di essere il solo…


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