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Napoli - Sampdoria, le pagelle

di Luca Cirillo

De Sanctis: 6. Inoperoso, mai impegnato: è ancora una volta il portoghese non pagante che si gode lo spettacolo dei compagni allungando in tutta tranquillità la striscia di minuti di imbattibilità. Privilegiato.

Santacroce: 7. Una palla pazza che rimbalza e si allunga sugli avversari per sradicare palloni o anticipare le trame offensive. Tonico e sempre attento, ripaga la fiducia del mister garantendo inoltre ripartenze sicure e puntuali. Legno massello.

Cannavaro: 7. Il capitano parte in sordina e la velocità di recupero a palla lanciata non è sempre la migliore; poi ritrova smalto con il passare dei minuti e per Maccarone e Macheda si fa dura, quasi impossibile, trovare gli spunti giusti. Giubbino antiproiettile.Dal 69'  Cribari: 6. Pochi minuti per l'italo brasiliano che continua egregiamente, a vittoria praticamente in cassaforte, il lavoro iniziato da Cannavaro con chiusure precise e con semplici aperture di gioco dalla retrovie.

Campagnaro: 7,5. E’ in un momento di forma straordinario: esplosivo, blinda la sua zona di competenza, dirompente, affonda nel burro avversario con scioltezza disarmante. Spettacolo della natura. Ribadiamo per l’ennesima volta, merita la nazionale.

Zuniga: 7,5. Prestazione super per il colombiano che sfonda in continuazione l’out garantendo appoggio e profondità con e senza palla. Prezioso nel supporto tattico degli ingranaggi difensivi. Buone le diagonali sui due fronti. Moro del Golfo.

Yabda: 7,5. Centimetri e peso nel cuore del campo dove sradica palloni in quantità industriale e riapre il gioco con tocchi semplici e di prima intenzione. Agile e spigliato nel gioco aereo, passista e metronomo della ripartenza azzurra. Torre di comando.

Gargano: 6,5. Motore multi-jet del centrocampo, pressa alto e su tutti i portatori di palla blucerchiati. Molti i break che consentono al Napoli di ripartire in contropiede, ma numerosi i tocchi imprecisi che vanificano talvolta le buone intenzioni. Lunatico.

Dossena: 7-. Si rivede finalmente l’esterno a tutta fascia apprezzato ad inizio stagione: sciolta e fluida la gamba in fase di spinta, robusta l’esecuzione del raddoppio e della marcatura uno contro uno. Manca ancora la pulizia impeccabile nel regalare cross pericolosi a ripetizione. Pony express.

Hamsik: 7,5. E’ il centrocampista o l’attaccante aggiunto a seconda dei casi. Segue la manovra dettando il ritmo e fornendo punti mobili che aumentano il ventaglio di possibilità nel giro palla. Perfetti l’inserimento e la battuta a rete che  trafigge Curci. Genio della lampada. Dal 57' Sosa: 6. Il Napoli è già ampiamente avanti quando entra il Principito che ha solo, dunque, l'onere di gestire la distribuzione di gioco con serena applicazione.

Lavezzi: 8. Per fermarlo ci vorrebbe un esorcismo, ma evidentemente tra le fila blucerchiate non c’è l’acqua santa necessaria. Fa a fettine la difesa doriana sia sui lati che per vie centrali. Perfetto l’affondo e la rifinitura per Cavani nell’occasione del primo gol. Indemoniato.

Cavani: 8,5. Altro pallone da portare a casa a futura memoria di una tripletta da cineteca. Ubriacante nel dribbling stretto che prepara il primo sigillo, tuttofare e cinico quando procura e realizza il penalty, devastante e freddo nel seguire l’azione in cui conclude di giustezza la personale opera in tre atti. Ritratti d’autore. Dal 62' Lucarelli: sv. Al di là del piacere di rivederlo il campo, l'attempato bomber livornese dimostra di avere ancora tossine da smaltire.

Mazzarri: 8. E’ un Napoli champagne nonostante l’avveduto ed intelligente turn-over dopo le fatiche supplementari di Coppa Italia. Impenetrabile la difesa con il filtro puntuale dei centrocampisti, al solito devastante la ripartenza negli spazi. Gli azzurri annientano i genovesi in ogni zona del campo e la classifica, meritata, è più di un sogno. Comandante.

 

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