Super-panchina anche senza Europa: Conte non esclude novità
Fonte: di Antonio Gaito per TMW
Non c'è solo un undici ormai consolidato alla base del primato del Napoli e di numeri decisamente incoraggianti dopo la quinta vittoria in campionato (la quarta di fila in casa, la sesta su sei partite considerando anche le due gare di Coppa Italia). Il Napoli di Antonio Conte ha già una fisionomia chiara ed una formazione titolare che finora, non avendo impegni internazionali, ha subito poche modifiche una volta accantonato il 3-4-2-1 per far posto a McTominay nel 4-2-3-1, ma sono diversi i giocatori già determinanti dalla panchina e che da qui in avanti proveranno a ritagliarsi uno spazio maggiore, ma che intanto hanno alzato il livello della competizione interna come sottolineato da Antonio Conte nell'ultima conferenza stampa post-partita.
Conte pronto a lanciare Neres
Dopo la gara col Como, il tecnico del Napoli in conferenza in un lungo passaggio ha parlato di diversi elementi a cui fatica a dare minutaggio in questa fase. A partire ovviamente da Neres, salito a 2 gol e 4 assist tra campionato e Coppa Italia: "Le squadre devono essere sempre equilibrate. David sta crescendo in maniera esponenziale, lo stiamo riportando ad un livello importante da un punto di vista fisico, tattico e di condizione dopo anni altalenanti. Nell'ultimo periodo si sta applicando molto anche a livello difensivo. Questo non può che farmi piacere. Ha fatto un gol e poteva farne un altro, ha fatto infortunare un avversario. Avere un impatto come ce l'ha lui, anche questo un allenatore lo considera. Detto questo, mi auguro quanto prima di schierarlo dall'inizio".
Non solo il brasiliano.
Conte ha elogiato anche Gilmour, che però ha davanti un super-Lobotka con cui però può anche giocare insieme, e pure Ngonge che sembrava fuori dal progetto: "Così si alza il livello di competitività dei ragazzi stessi. Qui non è che c'è scritto che 'devono giocare per forza questi'. Però - le parole di Conte in conferenza - dico anche che chi sta giocando sta facendo il proprio dovere. Ho detto che a Gilmour vorrei dare più spazio, poi vedi Lobotka e dici fermi un attimo... (ride, ndr) Però credetemi è un giocatore di spessore, ma stan crescendo un po' tutti: lo stesso Ngonge, non gli ho dato minuti, ma anche lui sta crescendo tramite il lavoro. Loro sanno che non regalerò niente a nessuno, al tempo stesso nessuno gioca per forza".