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TRIPLICE FISCHIO - Crolla anche l'ultima certezza di Benitez. Gargano, ci arrendiamo!

di Fabio Tarantino

Non bastano tre gol al Napoli per archiviare la pratica Palermo. Luna Park al San Paolo: gioielli e comiche, tutto in 90'. E Roma e Juve sono già lontanissime.

IL PROTAGONISTA - Prima erano solo calci e rincorse sfrenate all'avversario di turno, ora c'è dell'altro. Il Gargano 2.0 tornato a calcare l'erba del San Paolo continua a stupire. La diffidenza dei tifosi inizia a scemare. Impossibile legarsi al dito frasi passate se il presente racconta di un calciatore tornato protagonista dopo mesi di anonimato. Il lob al bacio per la rete di Callejon è la ciliegina sulla torta dell'ennesima prestazione da migliore in campo. O da migliore tra i peggiori, in campo.

IL MOMENTO CHIAVE -  Se segni due reti nel giro di pochi minuti, hai l'obbligo di mettere la gara nel congelatore e lasciarla lì per un bel po'. Il Napoli, invece, permette al Palermo di rientrare in partita. La rete di Belotti galvanizza gli avversari, capaci di rialzarsi per ben due volte. Errori su errori che continuano a costare caro. 

POTEVA FAR MEGLIO - Tutta la difesa, da inizio stagione a questa parte. Difficile credere che ci sia un calciatore maggiormente colpevole rispetto agli altri in una retroguardia che continua a subire reti a raffica in maniera goffa ed ingenua. Col Palermo, poi, è crollata anche l'ultima certezza di Benitez. "Siamo più equilibrati, non concediamo più le ripartenze agli avversari" disse il tecnico in conferenza stampa. Frase da rivedere. Non l'unica.


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