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TRIPLICE FISCHIO - Ecco il primo squillo (da tre punti) del Gabbia. Al Bentegodi la vittoria della lungimiranza

di Fabio Tarantino

Il Napoli batte il Chievo al Bentegodi, lascia il vuoto alle sue spalle e mette nel mirino la Roma, ora distante quattro lunghezze.

IL PROTAGONISTA - Il gol più atteso, nella partita più importante. E' la domenica di Manolo Gabbiadini, che ricorderà il Bentegodi per tutta la vita. Un primo tempo d'attesa, una ripresa da paura. Pochi minuti, in verità, ma sufficienti a marchiare col suo talento la trasferta veneta. Il gol è nell'area, lo si capisce subito. Questione di centimetri e di minuti, quelli che separano Gabbiadini dalla prima gioia in maglia azzurra. Eccolo, il primo squillo. Eccola, la prima esultanza. Contenuta, com'è nel suo stile. Ma piena di gioia.

IL MOMENTO DECISIVO - A Natale, tra struffoli e pandori, c'era chi si chiudeva in ufficio a lavorare, lavorare e ancora lavorare. Sul tavolo diversi nomi e richieste precise, all'orizzonte la possibilità di riacciuffare questo campionato. E così, nel giro di pochi giorni, ecco Ivan Strinic e Manolo Gabbiadini. Gli uomini giusti al posto giusto, subito decisivi. Il croato, titolare da quattro partite, è già indispensabile. Ed oggi è anche fondamentale, perché propizia con classe e furbizia la rete dell'altro nuovo acquisto, che fa centro nella prima gara da titolare. 

POTEVA FAR MEGLIO - Involuto, abulico, spaesato. Un pesce fuor d'acqua. Fa fatica con o senza palla, e fa poco per nascondere le sue difficoltà. Ennesima prova opaca per Jorginho, che costringe David Lopez ad un lavoro doppio e non offre quasi mai un aiuto ai compagni in fase di possesso palla. Con Gargano in campo, a metà ripresa, è tutta un'altra musica. 


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