File interminabili al sole, ‘mancanza di cartaceo’ e terminali bloccati: l’odissea dei nostri lettori per Napoli-Nizza

09.08.2017 22:35 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
File interminabili al sole, ‘mancanza di cartaceo’ e terminali bloccati: l’odissea dei nostri lettori per Napoli-Nizza

Sono già oltre 28mila i biglietti venduti per Napoli-Nizza. Come sempre, quando si tratta di big match e, soprattutto, di Champions League, la città partenopea risponde presente. Anche a Ferragosto. Al di là dei quasi trentamila fortunati, però, c’è un mare di tifosi inferociti. È quello che, anche questo pomeriggio, ha dovuto far fronte ai vari disservizi che affliggono la vendita dei tagliandi per grandi sfide come questa.

Sulla nostra pagina Facebook (clicca qui) abbiamo invitato i tifosi a raccontarci la loro esperienza. In tanti hanno denunciato la famosa “mancanza di cartaceo” per la stampa dei biglietti, con qualche strana incongruenza. “Il rivenditore, questa mattina, aveva la carta per la partita con l’Espanyol, ma non quella per il Nizza”, denuncia Attilio Vivaldi, mentre Enzo Luisi attacca: “Stamattina siamo stati quattro ore ad aspettare il nulla, centinaia di tifosi sono andati via senza biglietto per la mancanza di carta”. Un altro nostro lettore, Luigi Chase, ci va giù pesante: “Chi dice che non c’è carta per i biglietti o ha il terminale bloccato, mente. Le ricevitorie fanno preferenze e bloccano centinaia di biglietti per persone che lo andranno a prendere il 15, senza fare nessuna fatica”. Mariano Tufano, dal canto suo, ci racconta il suo personale metodo per farsi giustizia: “Stamattina volevo esercitare il diritto di prelazione e mi hanno detto che i biglietti erano finiti. Appena ho minacciato di andare dalla guardia di finanza si sono messi a telefono con Ticketone e 'stranamente' il mio biglietto è saltato fuori”.

Chi, invece, è riuscito a portare a casa l’agognato ticket, ha dovuto farlo soffrendo molto più del dovuto. “Sono riuscito a comprarlo dopo due ore sotto al sole”, esulta Giuseppe Di Meglio. Mario Di Maio riassume così la sua odissea: “Ieri abbiamo acquistato due biglietti per la tribuna. Davanti a noi, in fila, c’erano 120 persone”. Immagini anacronistiche, nell’era di internet e (purtroppo) del secondary ticketing, che Antonio Coppola ha arricchito con un altro dettaglio: “Vi segnalo la costante presenza di borseggiatori nelle file d’ingresso ai botteghini. È pur sempre un disservizio”. Grazie per l’eufemismo, Antonio.