"Il secondo tempo con la Lazio manifesto della rivoluzione sarriana. Neppure il fato le ha opposto resistenza", di Ciro Venerato

12.02.2018 07:15 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Ciro Venerato
"Il secondo tempo con la Lazio manifesto della rivoluzione sarriana. Neppure il fato le ha opposto resistenza", di Ciro Venerato

Forse Sarri avrà studiato ed apprezzato Herman Hesse. Secondo il filosofo tedesco la bellezza non rende felice colui che la possiede, ma chi la può amare o desiderare.

L’intellettuale, padre dell’esistenzialismo, non sbagliava. Un attore che recita un capolavoro soffre sul palco, al contrario, lo spettatore seduto in teatro, si gode l’intera trama del copione. Succede a chi va al San Paolo o segue il Napoli in tivù. L’undici partenopeo lotta e suda per interpretare al meglio i dettami del demiurgo toscano, i supporter invece si stropicciano gli occhi per le qualità tecniche mostrate dai loro beniamini.

Il secondo tempo con la Lazio è un manifesto rivoluzionario, una dichiarazione di guerra al nostro calcio sparagnino e contropiedista. Cari italiani si può vincere anche esaltando la bellezza, proponendo un football mistico e non muscolare: figlio di un’ideologia sportiva, non solo tattica.

Rivendico con forza la totale adesione al progetto. Sarri come Sacchi e Guardiola: entrato di diritto nel mio pantheon calcistico.

Il Napoli brilla anche quando gioca con le marce basse. Figuriamoci quando innesta quelle alte. Il quarto goal rifilato alla Lazio merita di entrare a pieno titolo nelle cineteche storiche di tutte le emittenti televisive del mondo. In quell’acuto c’è davvero tutto il Sarri-pensiero. tecnica di base, organizzazione e tempi di gioco. Questa la torta. arricchita dalla ciliegina di un singolo cesello individuale (quello di mertens) da destinare per l’ennesima volta ai posteri.

Sbugiardati per l’ennesima volta gli anti Sarri. Inzaghi l’aveva preparata bene, come accade al 90 per cento degli allenatori del nostro campionato, facendo densità in seconda linea, provando a bloccare la prima costruzione partenopea. Film già visto da 3 anni. Peccato che , numeri alla mano, nessuno poi riesce a portare a caso lo scalpo del mister. Semplice il motivo: il Napoli all’interno dell’identico modulo tattico ha un repertorio vasto di trame di gioco. il goal può arrivare secondo molteplici chiave di lettura. Il Napoli utilizza sia spazio che ampiezza, costringendo l’avversario ad adattarsi alle sue soluzioni tattiche: non viceversa.

I partenopei sono la squadra che rimonta più di tutte le altre. Semplice il motivo. Gli azzurri giocano sempre per comandare il match, quindi un goal al passivo non muta lo scenario, parimenti il vantaggio: non si gestisce, si gioca per il 2 a 0. Questo tecnico è artefice di un capolavoro calcistico difficilmente clonabile. In 3 anni ha migliorato la base tecnica di un gruppo di lavoro. Il rapporto qualità prezzo è maestoso. Napoli primo nonostante mille traversie. Hhoulam out, Albiol mancato all’ultimo momento al pari del suo clone Chiriches. Un goal a freddo dopo 2 minuti, l’infortunio alla schiena patito da Hamsik dopo i primi 45 minuti.

Nulla e nessuno, neppure il fato, ha potuto opporre resistenza alla pazza voglia di tricolore che anima squadra, club e allenatore. da brividi il feeling stabilito con la città, fiera di questo team, ammirato in tutta Europa per la qualità estrema del suo calcio.

Si può dominare il campionato in tanti modi: Sarri ha scelto il percorso più affascinante e temibile.

“A vincere senza pericolo si trionfa senza gloria”. Il drammaturgo francese Pierre Corneille aveva già previsto tutto nel 1600".

Ciro Venerato