Non avrai altro Allan all’infuori di me

28.08.2018 16:30 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Non avrai altro Allan all’infuori di me
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

(di Arturo Minervini) - I comandamenti di Allan. È una legge che si impone dall’altro, che si manifesta sul terreno di gioco con tutta la sua immediatezza. Il dominio agonistico del brasiliano in queste prime due gare di campionato è qualcosa da tramandare ai posteri, un atto sprezzante di superiorità che affascina per quanto rischi di essere quasi tacciabile di superbia. Non che la scorsa annata non fosse stata giocata ad un rendimento incredibile, ma ripartire subito con questo piglio e questa sicurezza era onestamente difficile da pronosticare.

 

Unico nel genere. Difficile trovare uno che possa avvicinarsi, per caratteristiche, al classe ’91 che sembra aver raggiunto ora una piena maturità ed una assoluta consapevolezza. Imprescindibile nelle due fasi del gioco, capace di dare profondità alla squadra con la sua gamba ed allo stesso compattezza con la sua bravura a mulinare le gambe nello stretto. Una combinazione adrenalinica che si mette in circolo nelle vene azzurre e regala pulsazioni accelerate, strappi che permettono di tagliare in due la partita come un coltello che si infila nel burro. Proprio come è accaduto nella rete decisiva segnata da Mertens contro il Milan, con l’assist vincente del brasiliano che aveva ancora la forza di andare a crossare sul fondo mentre gli avversari boccheggiavano.

Graffi profondi nella pelle dei rivali, come i canini di un Vampiro che preferisce l’oscurità, ma non per questo risulta meno letale di chi mette la firma ai capolavori azzurri. Allan non berrà sangue umano, ma sicuramente contro il Milan nemmeno un palo frassino sarebbe riuscito a fermato l’impeto di un cuore che batteva all’impazzata. Costantemente in anticipo rispetto a tutti gli altri sul pallone, mette lo zampino nel gol vittoria e trasmette una permanente sensazione di onnipotenza calcistica. Quando arrivano le luci dei riflettori spesso veniva oscurato dachi faceva i gol, stando nell’ombra a godersi i meriti di un delitto perfetto e silenzioso. Ora, però, qualcosa è cambiato. Ora riesce a prendere voti più alti in pagella anche di chi, come Zielinski, segna una doppietta. Già questo racconta la svolta definitiva di un centrocampista unico nel genere.