TN - Notte e gol storico, la radiocronaca di Martino: "Con l'Inter gara assurda! Mertens meritava altro. Pensavo di dare fastidio..."

È troppo vicino alla realtà per osservarla, se ne accorgerà col tempo, Carmine Martino, di essere stato occhi e voce della prima dopo il Covid-19
16.06.2020 07:44 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
TN - Notte e gol storico, la radiocronaca di Martino: "Con l'Inter gara assurda! Mertens meritava altro. Pensavo di dare fastidio..."

È troppo vicino alla realtà per osservarla: se ne accorgerà col tempo, Carmine Martino, di essere stato occhi e voce della prima al San Paolo post Covid-19, di aver raccontato la rete storica di Mertens, numero 122, quella decisiva per sedersi sul trono dei bomber del Napoli restandoci chissà fino a quando. Una serata speciale, quella di sabato, vissuta nel deserto di Fuorigrotta. "Pensavo di dare fastidio ai colleghi che sentivano solo la mia voce. Invece pare sia stato di compagnia e li ringrazio per le belle parole. Resterà una notte indimenticabile per tanti motivi". 

Ne ha vissute di partite a porte chiuse, ma quella di sabato è stata unica. "L'atmosfera era spettrale, non riuscivo a lavorare. Per me i tifosi sono fondamentali. Un esempio: quando in trasferta mi capitavano postazioni al chiuso, protestavo e facevo di tutto per stare tra la gente. Per chi fa la radiocronaca le reazioni del pubblico sono tutto, servono a dare enfasi al racconto". 

Qual è stata la cosa più difficile? "Riprendere dopo tre mesi! Ero fuori forma come i calciatori (ride, ndr), per fortuna nel secondo tempo è andata meglio, ho ritrovato il ritmo. Ma ripeto, non è stato piacevole. Una sensazione bruttissima".

Al gol di Mertens, coi tifosi, lo stadio sarebbe esploso. "Sarebbe stata una grande festa, Mertens meritava la standing ovation del San Paolo. Sono felice per lui, per questo traguardo, e sono convinto che nei prossimi due anni segnerà ancora tantissimi gol".

La rete numero 122 la attendeva da tempo... "Vero, ormai me l'aspettavo, ma mi sono ugualmente emozionato. Quando studi una partita provi a immaginare quello che succederà nel bene e nel male e avevo messo in conto un suo gol. In un istante ho attraversato tutte le sue reti ed è stato un momento speciale".

Domani, per la finale con la Juve, anche l'Olimpico sarà deserto. "Questa e le successive partite, purtroppo. Dovremo abituarci. Comunque vada, sarà la coppa di Gattuso. La squadra riflette il suo carattere, sa essere grintosa e pratica allo stesso tempo. L'allenatore ha compiuto un capolavoro da quando è arrivato. Non mi aspettavo potesse fare così bene in così poco tempo". 

Sarri ritroverà il 'suo' Napoli. "Ha ragione chi dice che avrà tutto da perdere e nulla da guadagnare: se vince avrà fatto il suo dovere, se perde metterà in discussione il lavoro di una stagione intera contro la sua ex squadra".