Verdi, ma che ci stai ancora pensando? Basta con la storiella del Pavoletti-bis!

05.01.2018 17:08 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Verdi, ma che ci stai ancora pensando? Basta con la storiella del Pavoletti-bis!
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© foto di Federico Gaetano

Il 12 luglio prossimo Simone Verdi compirà 26 anni e dopo tanta gavetta ha sul piatto un’occasione d’oro: festeggiare il compleanno con ancora l’eco di un’impresa storica. No, non stiamo parlando della salvezza tranquilla da conquistare con il Bologna. Sì perché Simone Verdi è il nome in cima alla lista dei desideri di Maurizio Sarri, è lui il Mister X (ormai nemmeno tanto X) , quel tassello che manca per dare respiro agli esterni offensivi ed avere una carta importante da giocarsi come alternativa tattica. 

I dubbi. Verdi di gavetta ne ha fatta tanta, ha buttato giù qualche boccone amaro, ed è riuscito a rinascere dopo tanti infortuni (l’ultimo in ordine di tempo la rottura dei legamenti della caviglia nello scorso campionato).  Dalle giovanili del Milan un girovagare infinito: Torino, Juve Stabia, Empoli (dove incrocia Sarri), ancora Milan, Eibar in Spagna, Carpi e finalmente Bologna. La piazza giusta per esplodere, per dimostrare a tutti che quei piedi meritavano un palcoscenico importante. Trovata la continuità, Verdi in questo momento ha probabilmente il timore di rompere l’incantesimo accentando Napoli, temendo un ruolo da panchinaro in pianta stabile. 

La storiella del Pavoletti-bis. Ormai per ogni attaccante che il Napoli tratta sul mercato si tira fuori la storia della punta ora al Cagliari. In realtà nel primo periodo Pavoletti un pochino di spazio lo aveva avuto, poi il ritorno di Milik e l’esplosione incontenibile di Mertens avevano fatto il resto. Era però situazione totalmente differente, perché parliamo di un calciatore che per caratteristiche tecniche poco si sposa con il gioco e con la filosofia sarriana. Per Verdi sarebbe altro discorso e soprattutto Verdi sarebbe la prima alternativa per Insigne e per Callejon, che hanno bisogno di tirare il fiato con delle rotazioni programmate. 

Il via libera di Donadoni. "Io penso di tenermi Verdi, ma quando un giocatore ha una possibilità importante non credo sia una cosa da sottovalutare. Tutto dipenderà da lui, dalle sue convinzioni e dalla sua voglia”. Così ha parlato il tecnico del Bologna, che in maniera non esplicita ha praticamente lasciato intendere quello che avrebbe fatto lui da calciatore: correre di corsa al Napoli e giocarsi una grande occasione, salire su un treno che forse non passerà più. L’ultima parola spetta a Verdi, ma veramente ci sta ancora pensando?