Scontri ultrà-polizia e contrattacco dei bolognesi, Borrelli: "Entrambe le tifoserie hanno perso"

Scontri ultrà-polizia e contrattacco dei bolognesi, Borrelli: "Entrambe le tifoserie hanno perso"TuttoNapoli.net
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martedì 8 aprile 2025, 18:30Dai social
di Antonio Noto

Scontri tra i tifosi del Napoli e le forze dell'ordine all'esterno del Dall'Ara nel pre-partita di Bologna-Napoli, ma non solo. Sull'accaduto è intervenuto con un post su Instagram Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra: "Nel posticipo del lunedì, il match di seria A tra Bologna e Napoli si è concluso con un pareggio ma a quanto pare fuori dal rettangolo verde entrambe le tifoserie hanno perso.

Prima del fischio d’inizio, si sono verificati violenti scontri tra un gruppo di ultras del Napoli e le forze dell’ordine nei pressi dello stadio Dall’Ara. Secondo quanto ricostruito da Il Resto del Carlino, tra le 70 e le 100 persone, armate di bastoni e mazze, sono comparse su via Andrea Costa, provenienti dalla Porrettana, con l’intento di raggiungere la zona riservata ai tifosi del Bologna. A intercettarli per primi sono stati gli agenti della Digos, che con due auto si sono frapposti per fermare l’avanzata. Durante la colluttazione, un poliziotto è rimasto ferito alla testa ed è stato trasportato in ospedale per una contusione.



Sembra anche che alcuni supporter felsinei abbiamo risposto alle provocazioni ed abbiamo deciso di passare al contrattacco. “Ero al Dall'Ara assieme con mio figlio per vedere il Napoli”- racconta una tifosa su Facebook-“ al termine della partita mentre stavamo andando via dei" tifosi " bolognesi ci hanno aggredito solo perché avevamo le sciarpe del Napoli, uno mi ha sferrato un calcio ad una gamba ed è dovuta intervenire una Stewart per portarci fuori. Sono così delusa e mi dispiace di aver fatto nascere i miei figli a Bologna e di viverci e lavorare da circa 33 anni”.

Non è la prima volta che le partite di calcio diventano occasioni per dare vita alla guerriglia urbana. Ci auguriamo che il poliziotto ferito possa essere presto dimesso ma ciò che accaduto è l’ennesima testimonianza di una mentalità malata e deviata che va soppressa. Questi non sono tifosi ma delinquenti pronti a dar sfogo ai propri barbari istinti. Hanno sbagliato epoca, non siamo nell’antica Roma nelle arene e bisogna farglielo capire a tutti i costi. Per troppi anni questi pseudo tifosi si sono appropriati violentemente di spazi e tempo dedicati allo sport, ora è tempo che gli stadi tornino ad essere luoghi per famiglie, per tutti. Le misure applicate sino ad oggi appaiono insufficienti, occorre cambiare registro
".