Venerato a TN: "Mercato da 7 grazie alle riconferme, ma la panchina andava rinforzata. Per vincere bisogna rischiare".

02.09.2017 10:30 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Venerato a TN: "Mercato da 7 grazie alle riconferme, ma la panchina andava rinforzata. Per vincere bisogna rischiare".

Il mercato è finito e l'esperto del settore della Rai Ciro Venerato dà il suo giudizio alla sessione di trattative degli azzurri in un'intervista a Tuttonapoli.

"Partiamo dalla premessa che il bilancio del Napoli non consente di acquistare calciatori che possano migliorare l'undici titolare – dice Venerato – però mi sarei aspettato una maggiore attenzione rispetto alle alternative. Qualche giocatore importante per la panchina il Napoli poteva essere acquistato. In alcune zone del campo ci sono giocatori più o meno di pari livello tra titolari e panchina, penso a Jorginho e Diawara o Allan e Zielinski, mentre in altre la differenza tra titolare e riserva è troppo ampia e quando cambi in quei ruoli la squadra ne risente".

Quali? "Penso, ad esempio, agli esterni offensivi. L'anno scorso c'erano tre ali forti, quest'anno ne sono due perchè sarà difficile convincere Mertens a tornare a fare l'ala. Ora oltre Insigne e Callejon ci sono Ounas che è troppo giovane e Giaccherini che il Napoli avrebbe dato via se non ci avrebbe rimesso. Per questo mi sarei aspettato un acquisto sugli esterni offensivi, e non sono il solo. Se il Napoli ha trattato fino all'ultimo Schick, prima ancora Keita e fino all'ultimo giorno Suarez e Castillejo, per non parlare di Berenguer ancora prima, è perchè evidentemente gli azzurri cercavano qualcuno in quella zona del campo. Schick aveva paura di fare panchina, Keita voleva un club più importante, Suarez ha chiesto un ingaggio da 4,5 milioni per lasciare Barcellona e Berenguer è stato soffiato dal Torino perchè il Napoli ha preso tempo. Evidentemente, comunque, anche Sarri aveva chiesto un esterno, perchè non credo che gli azzurri avrebbero trattato giocatori costosi senza l'avallo dell'allenatore. Inutile girarci attorno: il Napoli è incompleto in quella zona di campo. Per questo sono convinto che a gennaio gli azzurri andranno su un esterno, anche se sarà ancora più difficile".

Solo lì si poteva fare di più? "Non è l'unico ruolo. Con tutto il rispetto che si deve a Christian Maggio, che insieme ad Hamsik è uno degli atleti più etici che il Napoli abbia mai avuto in tutta la sua storia, è anche vero che gli anni passano per tutti e io un terzino più giovane come riserva di Hysaj l'avrei acquistato. E infine c'è un altro nodo".

Quale? "Quello del portiere. Sicuramente il Napoli ha un grande rammarico: Szczesny. Il Napoli era arrivato prima di tutti sull'ex portiere della Roma e poi non l'ha chiuso quasi per un piatto di lenticchie. Ci voleva un piccolo sforzo, ma era un'operazione nelle corde del Napoli. Prima che la Juventus si inserisse, Szczesny sarebbe potuto arrivare offrendogli 3,5 milioni di contratto".

Sono cifre alla portata degli azzurri? "E' vero che il fatturato strutturale degli azzurri è di 150-160 milioni, ma mi sembra difficile ipotizzare che questa squadra non vada in Champions quest'anno e si poteva tranquillamente fare un contratto importante al portiere. Un dirigente non può fare soltanto il ragioniere, un minimo di rischio aziendale bisogna prenderselo, se vuoi vincere. Ferlaino non poteva permettersi Maradona, ma chiese una mano al banco di Napoli e vinse”.

Quindi, il voto al mercato di Giuntoli e De Laurentiis? “Il mio voto è elaborato. Mercato da 10 per le riconferme di Mertens, Insigne e quella imminente di Ghoulam, per cui bisogna solo mettere a posto gli ultimi cavilli legati alla clausola che è piuttosto complicata contrattualmente. Inoltre bisogna sottolineare come il Napoli sia stato bravo anche a non cedere Zielinski e Koulibaly, che mi risulta abbia avuto offerte importanti dalla Premier. La campagna acquisti è da 6, perchè sono arrivati due comprimari (Mario Rui e Ounas, ndr) e un giocatore che eventualmente tornerà buono a giugno (Inglese, ndr). Quindi sommando i due voti e dividendo per due, il mio giudizio è 8, ma tolgo un punto a questo voto perchè non mi è piaciuta affatto la gestione del caso Reina”.

Perchè? “A meno che non si arrivi al rinnovo nel corso del campionato, il mancato rinnovo di Pepe è comunque una spada di Damocle. E' sempre rischioso avere un titolare in scadenza”.

Questa rosa, comunque, può lottare per lo scudetto? “Certo. Lo scorso anno dissi a Tuttonapoli che la Juve avrebbe vinto sicuramente lo scudetto e che il Napoli avrebbe lottato fino all'ultimo con la Roma per il secondo posto. Alla fine ho avuto ragione perchè per me sul campo è arrivato secondo e non terzo, chi vuol capir capisca (ride, ndr). Quest'anno, invece, dico che la Juve resta favorita ma non escludo a priori che Napoli o Inter possano sottrargli lo scudetto. Sul Napoli non dico nulla di nuovo. E' addirittura offensivo, secondo me, parlare di 'sognare il titolo', così come è stupido dire che il Napoli è 'obbligato' a vincere lo scudetto. Questa squadra non può permettersi i budget di altre contendenti, ma può puntare con certezza al titolo. Nella passata stagione la squadra si è convinta che potrà lottare per il titolo nelle due partite giocate contro la Juventus”.

In lizza per il titolo anche l'Inter? “Sì. L'anti-Juve è il Napoli, ma l'Inter ha il tempo di colmare la distanza con azzurri e bianconeri. Qualcuno può storcere il naso, ma ha il vantaggio di non giocare le coppe ed ha un organico completo. C'è solo Icardi che è un calciatore stellare, ma non ha altri titolari a livello della rosa azzurra, ma ha tante alternative a livello dei titolari. E' vero che non è arrivato il difensore, ma vi segnalo il nome di un difensore di cui mi ha parlato Zeman: Vanheusden. L'Inter lo ha bloccato, lo volevano Crotone e Pescara in prestito. Ed infine i nerazzurri hanno il vero top-player in panchina. Non si offenda Allegri, che è un grande gestore, ma Sarri e Spalletti siano i due allenatori italiani che spostano di più gli equilibri”.

E le altre? “Milan e Roma sono due squadre importanti. Montella deve amalgamare il gruppo e avrà bisogno di tempo, me l'aspetto tra il quarto e il terzo posto se una delle prime tre che ho citato fallisce. Un po' più indietro i giallorossi: bisogna vedere se la squadra saprà metabolizzare il progetto di Di Francesco”.

Cosa ti aspetti, infine, dal girone Champions degli azzurri? “Il Napoli supererà il turno e non mi stupirei più di tanto se gli azzurri passassero come primi, anche se il City resta favorito. Zidane ha confessato ad un mio amico giornalista di Torino che l'anno scorso non ha mai sofferto così tanto come con gli azzurri l'anno scorso”.