Venerato a TN: "Non si può negare ai tifosi il diritto di fischiare Higuain. Il tridente leggero può mettere in difficoltà la BBC. Giusto designare Orsato, l'unico che non ha subito polemiche"

31.03.2017 11:00 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Venerato a TN: "Non si può negare ai tifosi il diritto di fischiare Higuain. Il tridente leggero può mettere in difficoltà la BBC. Giusto designare Orsato, l'unico che non ha subito polemiche"

Il giornalista della Rai Ciro Venerato ha analizzato i temi di Napoli-Juve ai microfoni di Tuttonapoli. 

Cosa ne pensi della designazione di Orsato? "E' stata praticamente costretta. Negli ultimi anni è stato l'unico a non subire polemiche dopo un Napoli-Juve. A conferma che non c'è una grande classe arbitrale, perchè non è possibile che i designatori siano costretti a scegliere sempre lui. A me Orsato piace perchè non è un arbitro protagonista e perchè ha una discreta personalità. Rispetto al passato, però, questa generazione di arbitri è mediocre e ha scarsa personalità. Io dico che Orsato è un arbitro normale, ma in questo momento è già tanto. A proposito delle polemiche arbitrali, io dico che la VAR non sarà la panacea di tutti di mali. Il problema è troppo spesso il regolamento: dovrebbe essere molto più chiaro. Finchè non ci sarà un regolamento ben definito, neanche la VAR eliminirà le polemiche. Il regolamento consente troppa discrezionalità all'arbitro e questo genera polemiche, soprattutto in un mondo calcistico italiano che parte sempre dalla malafede".

Il Napoli può batterla questa Juve? "Il mio discorso sugli arbitri non presuppone nessuna malafede. La Juventus vince perchè è la più forte. Sarà una partita difficile, contro una grande squadra. La Juve non è prima in classifica per caso. Ci sono stati sicuramente degli arbitraggi discutibili, ma questo non avvalora tesi diverse dal fatto che la Juve merita di essere prima. I bianconeri sono lì su da sei anni perchè sono più ricchi di tutti gli altri, anche grazie allo stadio, e perchè amministrano bene".

Passiamo al campo. Che gara ti aspetti? "Il Napoli per battere questa Juventus dovrà essere semplicemente sè stesso. Non può snaturarsi. I bianconeri sono camaleontici, possono variare tanti modi di giocare. Il Napoli ha un solo schema di gioco, ma Sarri in questi mesi ha creato tante varianti di gioco all'interno dello stesso modulo. Rispetto all'anno scorso gli esterni sono molto più vicini alla prima punta, per esempio. Il Napoli ha un suo dna, giocherà sempre corto con la linea alta, ma è tutt'altro che prevedibile. In molte partite in corso d'opera quest'anno il Napoli ha cambiato modulo e soprattutto ha i tre attaccanti del tridente leggero che si muovono molto. Questa sarà un'arma importante contro la Juve che ha difensori forti ma molto fisici, i tre piccoletti possono metterli in grande difficoltà". 

Sarri ha vinto la panchina d'oro. Successo meritato? "Strameritato. E' un premio che va oltre la stessa panchina d'oro. Sarri ha fatto capire che si può vincere questo trofeo anche senza trionfare in campionato, ma dimostrando di saper lavorare e valorizzare i giocatori che si hanno. Non a caso il premio è arrivato dai voti degli allenatori, che hanno una visione un po' diversa da tifosi e giornalisti, che troppo spesso guardano solo all'almanacco. Se riesci a fare bene, valorizzando tanti giovani o giocatori che venivano da stagioni difficili, mostrando anche un bellissimo gioco europeo, meriti queste gratificazioni. In Italia non ho visto altre squadre giocare così bene se non il Napoli di Vinicio, il Milan di Sacchi, la Fiorentina di Prandelli e la prima Roma di Spalletti. Sarri è un allenatore che non chiede nulla al mercato ma chiede tutto a se stesso, provando a migliorare ciò che ha attraverso il lavoro. L'anno scorso dissi: 'tra Higuain e Sarri preferisco perdere il Pipita'. Lo confermo anche ora, anche se mi è dispiaciuto perdere l'argentino, perchè, secondo me, con lui il Napoli avrebbe avuto grandi possibilità di vincere lo scudetto. Non è vero che la sua assenza non si è sentita: tante partite che il Napoli ha pareggiato, avrebbe potuto vincerle con un guizzo del Pipita".

A proposito di Higuain, che accoglienza ti aspetti? "Ha fatto una scelta economica e professionale che va rispettata nella sostanza. Quello che si può discutere è la forma. Poteva evitare di dire fino alla fine 'i napoletani stiano tranquilli'. Poteva evitare di baciare la maglia e cantare 'difendo la città'. Il fratello poteva evitare di attaccare la Juve quando era in azzurro. Secondo me, comunque, non si può vietare ai tifosi di fischiare. L'importante è restare nei canoni di civoltà, ma non si può negare ad un appassionato che ha pianto al record di Higuain e si è sentito tradito, la possibilità di fischiare".

Infine, ognuno ha i suoi ricordi per Napoli-Juve. Quale è il tuo? "Innanzitutto azzurri e bianconeri sono le squadre che ho seguito di più nella mia carriera. Ma facendo un passo indietro, nei primi anni ottanta, ero ragazzo e avevo l'abbonamento in curva. Di tutti i Napoli-Juve ne ricordo uno in particolare, quando per la prima volta vidi vincere gli azzurri sui bianconeri. Il Napoli si impose 1-0 con gol di Maradona e fu una vittoria importantissima, era il 3 novembre 1985 e Diego segnò alle 16.57. Lo ricordo bene perchè pochi giorni prima, il 31 ottobre, compivo 18 anni. E poi un'altra vittoria indimenticabile è il primo successo dopo tanti anni a Torino l'anno dopo. Io ero in Curva Maratona. In entrambe quelle partite avevo accanto a me due persone che putroppo la vita ha strappato prematuramente e che mi piacerebbe ricordare. Il primo è noto alla tifoseria della mia generazione, un leader della curva B: Giorgio Ciccarelli, il braccio destro di Gennaro Montuori. Lui era un punto di riferimento per me, un fratello maggiore. Anche quando diventai giornalista, lui era molto fiero che un ragazzo della curva era diventato giornalista nazionale. Ricordo le lacrime di gioia mie e di Giorgio in quei Napoli-Juve. Chi partiva con me da Torre del Greco, invece, è Rino Bisbiglia, con cui ho condiviso quasi tutte le partite del Napoli".