La pedina di scambio

25.05.2016 19:00 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
La pedina di scambio
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© foto di Federico De Luca

Una storia può finire prima di iniziare? Probabilmente la risposta è affermativa, quando si entra nelle logiche ferree del calciomercato. Può accadere, ad esempio, che la permanenza di Alberto Grassi venga già messa in discussione dopo appena cinque mesi e zero minuti giocati in maglia azzurra dal suo arrivo nello scorso gennaio. Tanta sfortuna per il ragazzo classe ’95, infortunatosi al suo primo allenamento a Castel Volturno. Un inizio complicato, che ha finito per mettere il centrocampista ai margini delle scelte di Sarri, sempre poco restio a stravolgere le sue gerarchie e desideroso di dare continuità ad una squadra che tanto bene aveva fatto nella prima parte della stagione.

A volte ritornano. Nello scorso gennaio, a contendere il talento di Grassi al Napoli era stata la Fiorentina che fino all’ultimo aveva provato ad anticipare Giuntoli nell’operazione con l’Atalanta. A sbucarla, anche per la cifra importante versata nelle casse degli orobici, era stato però il Napoli. Certi nodi sul mercato, però, finiscono per non sciogliersi mai, riproponendosi a distanza di poche settimane. 

Il cavallo di Troia. Come conquistare una città che appare inespugnabile? Magari portando in dono qualcosa di gradito, per portare poi via quello che desideri. L’oggetto del desiderio in questione è Matias Vecino, centrocampista della Fiorentina già seguito e cercato con insistenza nella sessione invernale. Dopo aver mandato giù a malincuore i rifiuti viola, il Napoli pare intenzionato a ripartire con i suoi corteggiamento, sfruttando proprio la carta Grassi. L’idea è quella di mettere sul piatto il cartellino del centrocampista, più una decina di milioni in contanti per avere in cambio l’uruguayano che Sarri conosce, e stima, dai tempi dell’Empoli. Un’idea, una bozza di trattativa che potrebbe prendere corpo nelle prossime settimane. Quelle nelle quali Grassi, da acquisto di prospettiva, potrebbe diventare semplice pedina di scambio. Il calcio è fatto anche di queste storie…