Il nuovo centravanti pronto a fare la differenza. Anche nella fase difensiva...

20.07.2017 19:30 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Il nuovo centravanti pronto a fare la differenza. Anche nella fase difensiva...
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Non lasciatevi ingannare. La memoria spesso riesce a trattenere i ricordi più freschi, lasciandosi corrompere dal tempo che trascorre. L’inizio della scorsa stagione fulminante di Arek Milik sembra ormai qualcosa di lontano, corroso da quel terribile infortunio ed una riabilitazione che inevitabilmente comportava tempi lunghissimi. Dopo il recupero fisico il polacco ha avuto in calo fisiologico che colpisce tutti quelli che rientrano da infortunio simile al suo. La sua statura fisica, poi, non ha di certo aiutato il classe ’94 a trovare la condizione migliore, ma ai nastri di partenza di questa nuova stagione lex Ajax è finalmente tornato ad esprimersi al pieno del suo potenziale.

Un mancino che spaventa. La sassata che gli è valsa la prima marcatura personale contro il Carpi è un affresco di quel mix di potenza e tecnica che si fonde tra le vene dell’ariete azzurro, ritorno che in troppi stanno sottovalutando e che è invece pronto nuovamente a stupire tutti, proseguendo il lavoro iniziato nella prima parte della scorsa annata. Il nuovo centravanti puro, pronto a dare peso e concretezza ad una squadra che a volte ha pagato lo scotto su questo aspetto e che potrà essere utile anche in fase difensiva nelle situazioni da calcio piazzato.

La sana competizione. Mertens continua ad incantare anche in questi primi bagliori del nuovo anno, ma la sensazione è che quest’anno il Napoli potrà avere una variante tattica fondamentale costituita dalla prepotenza fisica di Arek. Un mix esplosivo che rende l’attacco azzurro ancor più imprevedibile ed incontenibile. Una rivalità interna che non potrà che rendere ancora più competitiva la squadra di Sarri, che in alcune gare dello scorso anno aveva finito per pagare la leggerezza dell’attacco pesante. Vincere significa avere la possibilità di aprire ogni tipo di porta e per aprire ogni porta serve un mazzo con tante chiavi. In quello di Sarri brilla e spicca una chiave con la targhetta Milik, un acquisto da 32 milioni di euro che solo a distanza di dodici mesi potrà portare in maniera compiuta tutto il suo apporto alla causa azzurra. Nessuno pensi di poter snobbare Arek, rischiereste l’ennesima brutta figura nata da valutazioni affrettate e dettate più dall’istinto che dalla conoscenza.