Insigne alla Isco: ipotesi nuovo ruolo per esaltarsi definitivamente

24.05.2018 17:35 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Insigne alla Isco: ipotesi nuovo ruolo per esaltarsi definitivamente

(di Fabio Tarantino) - Lorenzo Insigne ha la classe cristallina del campione puro, accarezza la palla come pochi, fornisce infiniti assist (quest'anno in Serie A 39 assist, di cui 9 vincenti), è presente nelle più belle azioni d'attacco del Napoli. È un regista avanzato travestito da esterno, roba da grafici: quando può, in pratica sempre, s'accentra e col destro, frontale alla porta, illumina la manovra, preciso e puntuale, millimetrico in parabole che lui percorre, altri neppure intravedono. Insigne è solo teoricamente un attaccante, lo dimostrano i numeri e le statistiche. Solo due volte in doppia cifra, in campionato, da quando veste l'azzurro: dodici reti nel 2015/16 e diciotto nel 2016/17. Quest'anno appena otto gol e però tanti inviti ai compagni, la conferma di doti e peculiarità che lo rendono calciatore universale. Dove s'arriva, in conclusione? All'idea che Insigne, destinato a diventare un perno del Napoli di Ancelotti, potrebbe rinasce in un altro ruolo, oltre i moduli e i classici schemi. Per le sue doti, per la capacità unica di saper giocare a calcio, potrebbe - ed è una semplice ipotesi - indietreggiare di qualche metro il proprio raggio d'azione, ponendosi come mezzala di centrocampo, un vero e proprio costruttore di gioco a tutto campo, senza una posizione fissa da mantenere o serrate coperture alle quali badare. Un sosia, in proporzione, di Isco al Real Madrid, allenato per la prima volta proprio da Ancelotti nel 2013. Lo spagnolo, classe '92, nato esterno offensivo a sinistra e/o trequartista al Malaga, s'è consacrato come centrocampista centrale, specialmente negli ultimi anni.

Isco è sempre nel vivo di ogni trama, tocca tantissimi palloni ed è imprendibile per gli avversari, che se lo ritrovano ovunque. Sfrutta tecnica, forza fisica, intelligenza tattica. Dribbla il giusto, non sempre ne ha bisogno. Esattamente come Insigne. Che raramente salta l'uomo in velocità ma ne supera diversi in un solo istante grazie ad un lancio illuminante, ad una parabola inaspettata, ad una verticalizzazione elegante. Ritrovarselo al fianco, per i compagni, potrà essere un sollievo, un invito al fraseggio, un'opzione in più. Una semplice possibilità, accogliendo una nuova era: il Napoli di Ancelotti ripartirà (anche) da Insigne. Lo stesso di sempre e magari anche inedito.