L’inutilità del mercato di gennaio spiegata da ADL

28.04.2016 18:30 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
L’inutilità del mercato di gennaio spiegata da ADL
TuttoNapoli.net
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Prendiamo un cliché, una di quelle frasi che ormai rivestono di un mare di ovvietà il mondo del calcio. “Pensiamo di gara in gara”, “Dobbiamo rimboccarci le maniche”, “Siamo stati puniti da episodi”, “I miei avevano la diarrea (questo è un immaginifico Walter Mazzarri”. Robe di questo tupo. Pensiamo ora a quanto spesso si ripete sul mercato di riparazione invernale: “Non serve a niente. I grandi campioni non si spostano a gennaio. Si rischia di rompere gli equilibri dello spogliatoio”. Cose simili, insomma.

Fino a che si resta nel campo della teoria, ognuno può formare la propria idea in maniera libera. Cosa accade quando però a queste elaborazioni fa riscontro la pratica? O meglio. Come valutare la scelta del Napoli di fare un mercato di gennaio letteralmente inutile? Nessuno si allarmi per l’aggettivo. Non vuole certo essere un’offesa ad Alberto Grassi ed a Vasco Regini (il suo arrivo proprio non lo capiremo mai), ma una semplice constatazione del minutaggio inesistente dei due rinforzi (può essere considerato così chi non ha mai messo piede in campo) arrivato nell’ultima sessione invernale.

Zero minuti per Alberto Grassi. Il talento classe ’95 è costato al Napoli 8 milioni di euro più 2 di bonus, senza mai assaporare l’odore dell’erba in una gara ufficiale. Scelta strana, considerando i 982’ collezionati con la Dea in tredici presenze nella prima parte del campionato, che lo avevano visto grande protagonista con la squadra di Reja. Vero, l’infortunio ne ha frenato l’inserimento. Chiaro, però, che per Sarri non ha mai rappresentato una valida alternativa, come dimostrano le scelte fatte anche in gare ormai archiviate (si pensi alla sfida al Bologna, quando il tecnico ha preferito Lopez, nonostante il risultato fosse ormai acquisito). Puntare sui giovani è una politica corretta ed illuminata, la strada tracciata dalla Juve è sicuramente eloquente sulla bontà della scelta. C’è da chiedersi perchè, se l’orientamento del tecnico era questo, perché non acquistare Grassi e lasciarsi ancora a Bergamo, dove avrebbe potuto completare il suo processo di crescita? E, soprattutto, era quello di cui aveva bisogno il Napoli a gennaio? Domande che resteranno irrisolte, ma il dubbio resterà.

Zero minuti per Vasco Regini. Qui fa meno notizia, anche perché lo stesso trattamento era stato riservato ad Henrique, suo predecessore. Albiol e Koulibaly hanno trovato in Chiriches una valida alternativa. L’ex Samp è stato scelto per evitare sprechi, in un ruolo che sarebbe stato difficile da inserire nelle dinamiche sarriane. Citando Rafa Benitez, “Ci può stare”. Quello che ci può star meno, è guardare in assoluto alle scelte di gennaio e rendersi conto di quanto sia stato inutile al gruppo. Ed alle dinamiche di una squadra che avrebbe probabilmente meritato un po' di ossigeno dopo una prima parte di stagione vissuta su altissimi livelli. Dicono che il mercato di gennaio si inutile. Lo sarebbe stato anche con scelte differenti?