MaraMertens: la consacrazione di un fuoriclasse

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“Ho visto la palla che rimaneva lì e ho pensato a quel tiro. Mi sono girato, ho visto che il portiere tornava lentamente in porta. C'era spazio e mi sono detto: tiriamo!". Se la spiegazione dell'autore dell'arcobaleno che si è sollevato ieri sull'Olimpico non vi basta, c'è poco da fare. Certi capolavori sono impossibili da descrivere. Per fortuna nell'era del web bastano pochi click per poterlo vedere e rivedere. Ma se pure i giga a disposizione sulla vostra promozione internet fossero finiti, niente paura, quel gol vi resterà negli occhi per parecchio tempo. Una capolavoro alla Maradona, quello che ieri Dries Mertens ha compiuto contro la Lazio. E non si dica che il paragone è eccessivo, perchè il riferimento è ovviamente al gesto tecnico e non certo in generale sui due calciatori. D'altronde è lo stesso Dries Mertens a scherzarci su: “Io ho tirato da più lontano rispetto a Diego”.

Più cauto, invece, è Maurizio Sarri. Almeno per quanto riguarda il paragone: “Lasciamo stare Diego”. Però sul gol le parole del tecnico per Dries sanno di vera benedizione: “Mi ha emozionato quella rete. Peccato non abbia fatto la punta centrale negli anni precedenti, sarebbe stato un giocatore importante da tanto tempo. Oramai è un fuoriclasse”. Il termine “fuoriclasse” a qualcuno può sembrare eccessivo, eppure è la giusta dimensione per un giocatore che in una circostanza come quella di ieri sera pensa di scavalcare il portiere e ci riesce con un colpo magistrale. Ieri era apparso un po' spento nella prima parte della gara. Non si muoveva come al solito e non riusciva a minacciare la difesa bianco-celeste come fa abitualmente. Ma i campioni sono anche così. Anche quando lo show non riesce a meglio, sanno sempre tirar fuori il coniglio dal cilindro che fa scrosciare gli applausi di tutto il pubblico. Per questo ha ragione Maurizio Sarri, la rete di ieri consacra Dries a fuoriclasse vero.