Al Barbera il Napoli per tutte le stagioni: bello, intraprendente, giovane nella dissolvenza che chiude al passato

12.09.2016 15:20 di  Silver Mele  Twitter:    vedi letture
Al Barbera il Napoli per tutte le stagioni: bello, intraprendente, giovane nella dissolvenza che chiude al passato

Si cercavano, anzi si pretendevano dal Barbera risposte chiare e quella fiducia che al Napoli servirà come il pane nei prossimi venti giorni di battaglie tra campionato e Champions. La prestazione che ha di fatto annientato il Palermo del neo tecnico De Zerbi ha finito per dipingere i rosanero come misera predestinata alla retrocessione, tale e tanto è stato il gap tra le due squadre. Che errore sarebbe minimizzare una vittoria che il Napoli di Sarri, ridisegnato nel rispetto della logica del turn over con Maggio, Zielinski ed Insigne dall’inizio, ha costruito nel primo tempo, colpendo a ripetizione l’avversario, per poi stenderlo nella ripresa quando il ritmo azzurro è divenuto insostenibile. E’ il vecchio Napoli, quello che con identico piglio aveva preso a correre la scorsa stagione dopo i primi tre turni di rodaggio: stavolta ne è bastato uno, in realtà il farraginoso primo tempo di Pescara, per recuperare gamba e idee, nell’atteggiamento costantemente propositivo, destinato ad esaltare anche le qualità dei nuovi arrivati. Ritmo incalzante, distanza contenuta tra i reparti, attenzione massima al fine di evitare sbavature: così il Napoli rende piccolo piccolo il Palermo, senza concedere ai padroni di casa neppure una ripartenza pericolosa.

Nove gol in tre partite, con le quattro doppiette di Mertens, Milik e due volte Callejon sono i segnali che indirizzano verso l’obbiettivo dichiarato senza veli dal tecnico nelle poche battute concesse al Corriere dello Sport in Trentino. Chi perde uno come Higuain non può far altro che puntare sulla distribuzione dei gol tra gli interpreti di un attacco multiforme per opzioni. La situazione sembra essersi normalizzata in difesa dove è la concentrazione a determinare i valori delle prestazioni, il passo di Zielinski è invece emblema di quanto il Napoli possa giovarsi della qualità e dell’esuberanza della bella gioventù arrivata in mediana. E’ pur vero, come dice Sarri, che qualcosa nel percorso di crescita è fisiologico lasciare ma se è tale la voglia di apprendere alla sua scuola e integrarsi al fianco di gente come Hamsik, Callejon e gli altri, allora il tifoso del Napoli può credere seriamente in una annata quanto meno divertente.E se davvero ci si convince di questo anche i musi lunghi e le chiacchiere estive potrebbero definitivamente sfumare in una dissolvenza proiettata al più roseo futuro.