Mertens - Pescara 2-2. Manca lucidità non manca il protagonismo di Rocchi

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Ci pensa il folletto, per fortuna. Mertens raccoglie quasi da solo un punto a Pescara. Brutto primo tempo meglio nella ripresa. Poca lucidità, poca attenzione, stanchi per la preparazione. L'inizio è da brividi.
Impallati, prevedibili, imbambolati, poco lucidi mentalmente, questa la sintesi della prima frazione di Napoli a Pescara. Squadra mai entrata in campo contro un gruppo giovane e semi sconosciuto. Il Pescara però fa la sua parte diciamolo, noi no. Questi gli effetti di un Napoli ancora non completo, questi gli effetti di non aver trovato lì davanti ancora le palle giuste per mettere in difficoltà la difesa adriatica. Sarri deve sostituire Jorginho ma Valdifiori sempre troppo lento non riesce a dare il ritmo al centrocampo. In avanti Gabbiadini non morde e il Pescara ne gode. L'uno due è micidiale e sembra abbattere una squadra che doveva iniziare in altro modo. Il secondo tempo la musica cambia, ma perché c'è chi in campo vuole vincere, vuole dare il massimo senza pensare.

Mertens entra e cambia la gara, lo fa con Milik che almeno ci prova. Il folletto azzurro rialza il Napoli finalmente con quella voglia giusta. Il doppio Dries sembra aprire le speranze e invece c'è poco altro. Fumoso l'ingresso di Zielinsky che prova a trovare la giocata ma non riesce a dare il guizzo. Questa gara ci dice molte cose ma i giudizi devono essere posticipati a dopo la sosta per capire alcune cose. Sia sul mercato sia su certe scelte societarie e dell'allenatore. Il finale non può che essere per Rocchi. Si lui. Addizionale del povero Giacomelli. Prima dice no al rigore dato dal fischietto centrale poi non vede il secondo subito da Mertens con Bizzarri che lo tocca dopo aver perso palla. Ma poi tanto alla fine si compensano, vero?