Salite tutti sull’Ottovolante!

Una gara strana, bella ma anche con tanti errori
17.10.2021 20:23 di  Francesco Molaro  Twitter:    vedi letture
Salite tutti sull’Ottovolante!

Che paura, ma che gioia, che goduria. Saliamo tutti sull’Ottovolante e torniamo soli soletti in testa alla classifica tra gufi e civette e tanta paura. La fiera degli errori e degli orrori, sarà la maglia, sarà la frenesia di voler ritornare su in classifica, certo è che il Napoli pur giocando una bella partita sbaglia troppo per i suoi standard. La gara è vivace, il Torino di Juric è ostico, cattivo e nel finale rischia anche di passare. Il Napoli parte bene e al 10’ Osimhen potrebbe trovare il vantaggio. La palla esce di poco. Osimhen di testa ci riprova ma la palla esce. Al 25’ punizione in area e Rrhmani viene atterrato, rigore netto ma Insigne tira troppo lento e Milinkovic la para facile. La gara di qui cambia totalmente. Saltano le marcature e il Torino pur subendo ancora il Napoli si affaccia in avanti con situazioni che rischiano anche di diventare pericolose, molto pericolose. Il Napoli potrebbe anche passare nel finale ma il Torino si salva ancora. Nella ripresa gli orrori continuano e si trasformano in sfortuna.

Di Lorenzo fa un gran gol di testa ma al Var viene annullato. Fuorigioco di pochi millimetri. Entra Lozano e sulla prima palla giocabile prende ill palo servito da Osimhen. La gara non decolla anzi rischia di diventare brutta e nervosa. Il Napoli però ha quel pizzico di fortuna che era mancata per tutto il match. Dopo una giocata pazzesca tutta di prima arriva il rimpallo favorevole che Osimhen mette nel sacco. Gol e abbraccio con Insigne che ritrova il sorriso. Il finale è una bolgia. L’arbitro Sacchi, scarso, rischia di farla innervosire e il Toro prova a pareggiarla. Il Napoli tiene con tutte le sue forze il vantaggio anche soffrendo nella propria metacampo. Un po’ di flash per chiudere: l’esultanza di Spalletti in faccia a Juric, la super partita di Rrhmani, e la gioia di Oshimen sempre più importante per questa squadra: ora godiamoci ancora una settimana la vetta