Tre acquisti per difendere il terzo posto per un nuovo preliminare: vietato dare spazio alle milanesi

El Pipa e il gol. Quando non va in rete, il Napoli si ferma. Tre occasioni a Marassi contro la Sampdoria, zero marcature. Ci è voluto il capoccione di Duvan Zapata per rimettere le cose a posto. L'argentino invece ha litigato con la partita e non è la prima volta che gli capita. Almeno per la classifica non ha riportato danni eccessivi. Ma il Napoli di Rafa non è più quello precedente alla sosta per le nazionali. Molti, troppi limiti. Partendo da gol presi in circostanze in cui una grande squadra non dovrebbe mai ritrovarsi. Il tiro di Eder, con quattro azzurri intorno alla palla. E Rafael che mai regala una parata salva risultato. Oltre alla pessima partita dei due centrocampisti centrali.

Anche quello serve per arrivare in vetta. Soprattutto per il terzo posto, per ritentarci con il preliminare di Champions League. Con Juventus e Roma che vanno il doppio, inutile ora guardare a loro. Lo sa bene anche Benitez, che pure non ha modificato di una virgola l'assetto della squadra contro la Sampdoria, nonostante l'assenza di molti uomini offensivi. insomma, niente 4-3-3, nessuna revisione tattica. lo spagnolo è così, prendere o lasciare. Tocca a lui, agli altri top come Hamsik, Higuain, Callejon, riprendere la rotta per tornare vincere dopo due pareggi. La serie positiva, dieci turni, va bene. Ma serve un filotto di successi. Senza dare spazio al clima pro milanesi, portate in cielo da parte della stampa, nonostante la loro mediocrità tecnica. Con la finalissima di Champions League 2016 che si giocherà a San Siro