Belgio, Pfaff esagera: "Lukaku ha la qualità di Maradona e Pelè"

Una colonna della nazionale belga degli anni ’80, l’ex portiere del Bayern Monaco Jean-Marie Pfaff ha parlato a Tuttomercatoweb.
12.06.2021 16:15 di  Antonio Noto  Twitter:    vedi letture
Belgio, Pfaff esagera: "Lukaku ha la qualità di Maradona e Pelè"
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Il Belgio è tra le favorite per la vittoria finale di Euro 2020, una colonna della nazionale belga degli anni ’80, l’ex portiere del Bayern Monaco Jean-Marie Pfaff ha parlato a Tuttomercatoweb: “Tutti in Belgio dicono che siamo i favoriti, ma io penso che Italia, Francia e Inghilterra, che potrebbe giocare tutte e sei le partite a Londra, siano le favorite. Poi c'è la Germania, il Portogallo… Il Belgio è tra le migliori, ma come sempre bisognerà stare attenti. Sabato c'è la Russia, e non siamo in un grande momento: Hazard non sta bene, De Bruyne non sta bene, altri giocatori in difesa non sono in condizione. Dovremo vedere di partita in partita, ma penso che il Belgio possa arrivare in semifinale e poi giocarsela. In questo momento dobbiamo pensare alle partite del girone, che non dovrebbero crearci problemi, ma fare bene ora sarà importante per il sorteggio degli scontri diretti”.

Questa è la generazione d’oro del Belgio. Chiudere senza trofei sarebbe un fallimento?
La generazione d’oro è stata nel 1980, dove in quattro partite siamo arrivati a giocarci la finale. Ora abbiamo giocatori giovani che seguono bene le regole: quando devono correre corrono, quando devono attaccare attaccano. Questa squadra è molto giovane, ma ci sono alcuni che giocano insieme da sei anni. Lukaku è il leader della squadra ora, non è mai stato così forte come lo è adesso. Prima era Hazard a guidare la squadra, ora è tutto nelle mani di Romelu e De Bruyne. Quasi tutti i giocatori giocano in squadre molto importanti, sparsi tra Italia, Spagna, Inghilterra, Germania. Nell’’80 noi giocavamo solo in Belgio, solo io giocavo nel Bayern Monaco. Questa squadra ha caratteristiche internazionali, ed è una cosa importante per noi. De Bruyne però non sta bene, lo stesso Mertens non ha fatto una buona stagione e speriamo sia in forma. Abbiamo una buona difesa, però al momento Hazard e De Bruyne non sono disponibili: ci sono Tielemans e Dendoncker, ma chiaramente non è la stessa cosa. Lukaku e De Bruyne sono il cuore di tutto il Belgio”.

Lukaku può portare il Belgio a vincere l’Europeo?
È il miglior attaccante del mondo, senza dubbio. È forte, è corretto, è un gentleman e ha la qualità di Pelè, Maradona e altri grandi della storia del calcio. Non solo è un grande giocatore, è anche una brava persona, ed è una cosa molto importante. È un grande calciatore, sono molto contento di quanto stia facendo all’Inter, e mi auguro possa fare altri cinque anni così in Italia”.

Qual è il segreto del Belgio primo nel ranking da ormai svariati anni?
Questi giocatori hanno giocato a lungo insieme, ma i difensori nello specifico non sono così giovani. Hanno 34-35 anni, siamo buoni collettivo, sappiamo cosa fare in campo e cosa fare quando si perde palla. Ad esempio, se Lukaku è in attacco e siamo sbilanciati e poi perde palla, siamo rapidi nel rientrare e riposizionarci, conquistando subito il possesso: nel Belgio c'è grande organizzazione”.

L’Italia dove può arrivare?
L’Italia ad ogni manifestazione è sempre tra le favorite. Non dimentico, però, che non siete riusciti a qualificarvi per il mondiale. Ora la squadra è diversa, l’Italia è tornata e quando gioca con disciplina gioca alla grande: penso possa essere una delle più forti per i prossimi dieci anni. Hanno grande organizzazione, l’Italia è tornata, non c'è dubbio. C'è una grande mentalità portata da Mancini, perché la squadra gioca come gruppo, anche senza grandi stelle. Non so chi sia il numero 5, il numero 9, il numero 10, non ci sono più gli Antognoni, gli Altobelli, ma la squadra è davvero molto organizzata. Non ricordo molti dei nomi dei giocatori dell’Italia, ma grazie al grande lavoro di squadra io penso che questa Nazionale per il calcio espresso, per l’entusiasmo che si porta dietro, possa fare davvero bene. Belgio, Italia, Portogallo, Germania, Francia, se lo giocheranno loro. Una volta, quando giocavo io, erano le squadre a fare l’allenatore, ora è il contrario, sono gli allenatori che fanno le squadre. Non solo in Nazionale, anche a livello di club. E il CT dell’Italia ha fatto un grande lavoro”.