Savoldi: "Con l'Atalanta bisognerà rimuovere le paure post Europa, il Napoli programma poco per le sue ambizioni..."

"I fischi nei confronti di Insigne sono un po’ troppi, ma la reazione del giocatore comunque mi è sembrata eccessiva".
21.04.2019 17:15 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: Giovanni Annunziata - Il Roma
Savoldi: "Con l'Atalanta bisognerà rimuovere le paure post Europa, il Napoli programma poco per le sue ambizioni..."
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© foto di Balti Touati/PhotoViews

Dopo l’amara sconfitta contro l’Arsenal in casa Napoli è tempo di bilanci e di preparare le ultime gare stagionali. L’obiettivo rimasto è quello di mantenere il secondo posto, con l’Inter che è la più vicina tra le inseguitrici. Intanto domani arriverà l’Atalanta al San Paolo, che è in piena lotta per una posizione in Champions League. Chi ha indossato sia la maglia nerazzurra dei bergamaschi che quella azzurra del Napoli è Beppe Savoldi, che oggi rivive la sfida da doppio ex.

Quanto pesa l’uscita dall’Europa League del Napoli? "A livello mentale pesa parecchio, può essere condizionante. Dipenderà molto dal lavoro che farà l’allenatore e soprattutto se i giocatori avranno la capacità, l’intelligenza e la mentalità giusta per cancellare. Ci vuole un buon psicologo e non so se il Napoli ce l’ha".

Un regresso con Ancelotti in panchina? "Per quanto mi risulta Sarri non ha portato nessun risultato a Napoli, quindi Ancelotti ha continuato il suo trend. Mi dispiace dirlo, ma il Napoli arriva sempre secondo e non si fa nulla per fare qualcosa in più. Se guardiamo con più attenzione, Sarri era tre volte in testa e si è fatto rimontare sempre dalla Juve, alla fine non è cambiato nulla oggi. Anzi, prima la tifoseria napoletana poteva illudersi di più. Ancelotti quantomeno ha cambiato qualche modulo, ha preteso dai giocatori che giocassero in modo diverso".

I fischi contro Insigne come li spiega? "Credo si stia esagerando da una parte e dall’altra. I fischi nei confronti di Insigne sono un po’ troppi, ma la reazione del giocatore comunque mi è sembrata eccessiva. Ci dovrebbe essere un po’ più di rispetto nei confronti dell’unico napoletano che gioca a Napoli. Tra Insigne e i tifosi bisognerebbe trovare un punto di incontro".

Di cosa ha bisogno il Napoli per diventare veramente grande e fare il definitivo salto di qualità? "Dipende dalla società. Sembra che De Laurentiis si accontenti e pensi “È inutile spendere una barca di soldi, tanto non sarò mai competitivo e non riuscirò mai e superare la Juventus”. Io ci proverei, quantomeno una volta nella vita, perché non bisogna accontentarsi".

Domani ci sarà Napoli-Atalanta. Quanta differenza c’è tra le due squadre?  "L’Atalanta è organizzata sotto tutti i punti di vista e programma, mentre il Napoli mi sembra programmi poco in base alle sue ambizioni. L’Atalanta ha delle ambizioni e fa dei programmi in base a quelle, mentre il Napoli ne ha delle altre, ovvero vincere il campionato, ma non si muove in base a ciò che punta".

Quanto giocherà la voglia di arrivare in Europa per l’Atalanta? "La differenza tra Napoli e Atalanta ora è che i secondi non hanno nulla da perdere, mentre gli azzurri in questo momento subiscono un grande stress psicologico. Questo è sicuro".

Per chi farà il tifo "Io faccio il tifo per tutte e due (ride, ndr). Tanto il Napoli il secondo posto lo ha, l’Atalanta l’Europa League la conquisterà. Quindi mi aspetto una bella partita".

Quali stimoli può avere il Napoli per approcciare con decisione le ultime gare? "Sarà una questione psicologica. Il Napoli dovrà cercare di rimuovere le paure che si porta dentro dopo l’eliminazione".