Clima irrespirabile e polemiche assurde: a Napoli servirebbe una Greta Thunberg

16.03.2019 17:13 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Clima irrespirabile e polemiche assurde: a Napoli servirebbe una Greta Thunberg
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

(di Arturo Minervini) - Perché non ci proviamo? Perché non firmiamo tutti una tregua? Perché non accantoniamo le polemiche per remare verso un grande obiettivo? I giudizi e le sentenze saranno emessi a giugno. Napoli ha bisogno dei napoletani, il Napoli ha bisogno dei suoi tifosi, ha bisogno che si resti uniti.Verrebbe da pensare questo analizzando un clima che si fa davvero irrespirabile, al punto che forse anche da noi avremmo bisogno dell’intervento dell’attivista sedicenne Greta Thunberg per lottare contro un atmosfera sempre più inquinata. 

Le polemiche assurde. Triplice fischio di Salisburgo-Napoli, gli azzurri passano il turno in scioltezza nonostante il risultato falsato della sfida in Austria. Carlo Ancelotti, giustamente, esulta per il traguardo raggiunto tra mille complicazioni (difesa assente, l’infortunio a gara in corso di Chiriches, l’errore grossolano di Allan) eppure questo diventa motivo di discussione. Anzi, di roventi critiche contro il tecnico che si è concesso il lusso di esultare dopo una sconfitta (ininfluente). 

Ma che senso ha? Qual è la finalità di chi deve andare a focalizzare l’attenzione, e sfogare la rabbia, contro un gesto liberatorio di un tecnico che temeva l’avversario, come aveva più volte sottolineato nelle interviste di avvicinamento alla sfida. Energie sprecate, che andrebbero probabilmente incanalate verso una sola direzione, quella che dovrebbe trasmettere serenità alla squadra ed al tecnico.

Ora l’Arsenal. Manca poco più di un mese al doppio confronto con i Gunners ed il Napoli dovrà arrivarci nelle migliori condizioni. La sorte non ha purtroppo assistito Ancelotti, con i recenti infortuni di Chiriches ed Insigne e, ancor più problematico per le rotazioni, la possibile frattura di Diawara che rischia di star fuori tutta la stagione. Problemi evidenti in mediana ed una squadra che dovrà chiudersi a riccio, fare scudo per evitare attacchi esterni. Proprio per questo, però, si dovrebbe provare a trasmettere convinzioni a questo gruppo in vista della sfida londinese dell’11 aprile. 

Dividere è molto più facile che unire, ma è utile? Giusto muovere appunti, sottolineare un calo di tensione nella sfida di ritorno al Salisburgo, ma basta ragionare per partito preso, seguendo un’idea che si è scelto di sposare aprioristicamente. Ora è il momento decisivo, bisogna mettere da parte la tessera di partito ‘pro’ e ‘contro’, le reminiscenze sarriste, le fazioni del ‘caccia i soldi’ e tutto il groviglio che forma il sottostato delle opinioni su questa squadra. L’aria sta diventando davvero irrespirabile…