Una città sconvolta dai tormenti di Marek: Napoli col cuore spaccato a metà per paura dell’addio più doloroso

23.05.2018 18:00 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Una città sconvolta dai tormenti di Marek: Napoli col cuore spaccato a metà per paura dell’addio più doloroso

(di Arturo Minervini) - Cos’è l’amore? L’amore è fuorilegge, una fantastica infrazione che non scegliamo di compiere ma che si impone alla nostra volontà. Fateci caso, scegliamo che scuola frequentare, quali vestiti indossare, le persone che vogliamo siano nostre amici o amiche, persino il colore delle tende da abbinare al tavolo nel soggiorno in puro castagno. Compiamo una scelta praticamente su tutto, in ogni momento della nostra vita sin da quando iniziamo a muovere i primi passi, da quando apprendiamo il meraviglioso concetto del ‘No’. Esiste un momento, però, in cui smettiamo di scegliere. L’amore è la più grande ‘Non scelta’ della nostra esistenza. È qualcosa che probabilmente preesiste agli stessi protagonisti. È il caso di Marek Hamsik e di Napoli, che si sono trovati per caso nell’estate del 2007 e non sono mai riusciti a lasciarsi in questi meravigliosi anni. È una storia d’altri tempi quella tra lo slovacco e Partenope, con tante sirene nemiche che hanno provato ad ammaliare col loro canto il numero 17, senza mai riuscirci.

Un tormento che nasce da una delusione infinita. Ci aveva creduto Marek a questo scudetto, aveva sognato di consegnarlo tra le mani di quella gente che gli aveva aperto la porta di casa e l’aveva fatto diventare uno di famiglia. Un rapporto così profondo, intenso, viscerale che come ogni rapporto vero ha avuto alti e bassi, esaltazione e depressione, elogi e critiche. Perché con Hamsik si è sempre stati troppo severi, colpa di uno strano meccanismo mentale che tende a dare per scontato chi ti vuole troppo bene. I numeri, i record, le giocate passano quasi in secondo piano adesso che una città è sconvolta dai tormenti del capitano, amareggiato al punto da meditare l’addio dopo uno scudetto che è stato perso in modo non certo limpidissimo. Un sogno mancato che, come in chi ama alla follia la maglia azzurra, ha generato sconforto ed a tratti rassegnazione.

Immaginare Hamsik con una maglia diversa da quella del Napoli è esercizio mentale quasi devastante. Quella maglia che ha baciato così tante volte, più di tutti nella storia, battendo il record di Maradona. Quella maglia che è una seconda pelle, armatura per tutti i momenti di difficoltà. Quella maglia che starebbe pensando di piegare e chiudere nella cassaforte dei ricordi, come quella che ha identificato l’uomo ed il calciatore. Difficile entrare nel merito dei dubbi di Hamsik, l’amore non può essere spiegato o vivisezionato. Se dopo undici anni di fedeltà assoluta il capitano avesse voglia di fare una nuova esperienza, non ci potrebbe essere rancore ma solo grande rispetto per la sua scelta. Amare è soprattutto lasciare liberi di fare, di scegliere, anche di sbagliare. La speranza, in ogni caso, è che le recenti dichiarazioni nascondo da un momento di grande debolezza perché Napoli, la sua Napoli, ha bisogno di Marek. Il suo Marek…