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Non è un ‘nueve’, ma quanto segna? Callejon si è ripreso l’attacco azzurro

di Mirko Calemme

Se il Napoli orfano di Arkadiusz Milik, dei gol di Lorenzo Insigne e con Gabbiadini squalificato può sperare comunque di essere devastante in attacco nelle prossime due giornate, non è solo grazie al miglior Dries Mertens mai visto in maglia azzurra. L’abitudine alle sue grandi prestazioni ormai non sorprende più, ma in questa stagione anche José Maria Callejon è tornato a splendere come nei suoi migliori momenti all’ombra del Vesuvio.

Lo spagnolo, con 6 reti all’attivo nelle prime nove giornate, occupa il secondo posto nella classifica marcatori, alle spalle del sorprendente Dzeko, già a quota 8 centri. Quello attuale è il secondo miglior score offensivo dell’iberico da quando veste la maglia del Napoli: solo nella stagione 2014/15 partì meglio, con 7 gol nelle prime nove giornate. L’anno scorso, invece, nonostante il suo lavoro fosse comunque fondamentale come ribadito spesso da Sarri, che lo rese subito intoccabile, per vederlo esultare in Serie A fu necessario aspettare addirittura la 20esima giornata.

Col suo solito fare silenzioso e la stoica abnegazione, José sta dimostrando di avere piede caldo, continuando a far crescere il suo personale record di reti (sono già 51) e di presenze: negli ultimi quattro campionati, infatti, ha saltato solo una partita, col Sassuolo nel 2013/14… e per squalifica! Poi, c’è sempre stato.

Il rinnovo fino al 2020 sembra avergli donato ulteriore serenità: la voglia di restare a Napoli, dove è ormai felicissimo, era tanta, e in campo si vede. Con l’assenza di Gabbiadini e l’infortunio di Milik, nei prossimi due match contro Empoli e Juventus bisognerà sperare che il suo momento d’oro continui: servono i gol, e Calleti, quest’anno è tornato a segnarne a grappoli. Anche se non è un ‘nueve’, né vero, né falso.


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