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Napoli da favola, ma in Italia non c'è la crisi generalizzata delle big di Premier. Cadono record, ma ora conta solo vincere: a Torino si decide la stagione

di Silver Mele

Ha sognato a lungo la favola, prova ora nel volatone spalla a spalla con la Roma a prendersi quanto gli esteti del calcio di fatto gli hanno già riconosciuto. Il Napoli risponde da par suo, nel San Paolo dei record in quanto a rendimento casalingo, all’ennesimo colpo della Roma. I giallorossi che hanno vinto 12 delle ultime 15 partite, raccogliendo ben nove punti nelle recenti sette uscite con gol segnati nei dieci minuti finali, non molla la presa. Non contano di questi tempi qualità e spettacolo delle prestazioni, vale più di ogni altra cosa il bottino da mettere in saccoccia per tenere a distanza il minaccioso rivale. Il Napoli gode della spinta straordinaria del suo Higuain: l’argentino è una forza della natura e la sua nona doppietta in stagione lo rilancia all’inseguimento di Nordahl. Ma c’è anche tanto altro nelle statistiche di una squadra che può vantare in quello di ritorno un rendimento speculare rispetto al girone d’andata, con i suoi 35 punti raccolti in 18 gare. Per la 15esima volta nell’annata da incorniciare  la squadra di Sarri non ha subito tiri nello specchio della porta nel primo tempo, altro record nei 5 più importanti campionati europei. Organizzazione estrema e passo costante, con la ciliegina sulla torta del più grande realizzatore in circolazione. Tutto o quasi per fare pensare alla favola dell’impresa, se solo in Italia si fosse verificata quella crisi generalizzata che invece in Premier ha colpito le grandi, lasciando via libera al Leicester dei miracoli. 100 gol realizzati, primo club italiano a riuscirci in stagione e ottavo in Europa, e l’unico appunto di non ammazzare le partite pur avendone diverse di opportunità. Ma cosa si può davvero contestare a questo Napoli? In casa del Toro, laddove ci si augurava di poter trovare compiacenza in caso di arrivo a due con la Juve per il titolo, si deciderà la corsa per il secondo posto. Il Napoli ci arriva con idee chiare, buona gamba ed un famelico Higuain. Dovrà bastare per poter poi programmare nel migliore dei modi un futuro del quale presidente e allenatore parleranno soltanto a bocce ferme, il 16 maggio, a Champions si spera acquisita.   


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