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Un gol in fuorigioco regala la gara ideale all'Inter: Napoli che paga i sogni infranti. Col Bologna per blindare la Champions diretta, fondamentale per programmare ed alzare l'asticella

di Silver Mele

Non poteva chiedere di più al suo sabato sera. Un gol in fuorigioco per aprire le danze è di questi tempi colpo difficilissimo da assorbire per il Napoli che fatica a ritrovare il cambio di passo. Così l’Inter di Mancini, fisica, cattiva, legittimata a colpire duro dal permissivo e morbido Rocchi, si è trovata dinanzi la partita ideale: compatta nel solido 4-4-1-1 e disposta ad accettare per quasi un’ora lo sterile giro palla azzurro. Che non fa male perché ampiamente prevedibile mentre tremebonde sono presto divenute le ripartenze meneghine. Remake letale di quanto avvenne in coppa Italia il 19 gennaio scorso. Quello di San Siro è parso un Napoli disarmato, svagato in difesa, ostinato nella ricerca del terminale centrale d’attacco che non rispondeva evidentemente al nome di Gonzalo Higuain. Gabbiadini non può certo diventare capro espiatorio nella trasferta che conferma il calo collettivo del gruppo: l’ultimo mese è stato quello dei soli 4 punti raccolti sui 15 a disposizione lontano da Fuorigrotta. Testa, gambe e cuore: la prima, già frustrata dal colpo gobbo di Zaza allo Stadium, è ricaduta fragorosamente sotto i colpi udinesi, nella giornata dell’isteria di Higuain. Lo stress mentale per le aspettative e i sogni infranti da accoppiare ad un incedere non più brillante ed esplosivo: dato fisiologico per quanto straordinariamente speso nel corso dell’annata. Resta a questo punto il cuore cui tutto il Napoli dovrà aggrapparsi per cercare di portare a casa ciò che di diritto spetta all’azzurro. L’Atalanta dell’amico Reja ha fatto la sua parte arginando la Roma, il resto toccherà a Sarri e ai suoi ragazzi. I ricordi evocati dallo stop del Dall’Ara dovrebbero bastare per rianimare le motivazioni nel turno infrasettimanale con il Bologna che anticipa la trasferta dell’Olimpico. Finalissima di stagione ma anche la migliore occasione per riaccendere la folle foga del Napoli, quella che fino al minuto numero 88 della sfida alla Juve aveva animato il desiderio collettivo di firmare l’impresa. Lo sarebbe anche il secondo posto e questo va chiarito alla squadra, generosissima per quanto ha dato finora, e alla piazza che alla suggestione dello Scudetto aveva creduto come pochissime altre volte in passato. Il traguardo è vicino, vada a prendersi la Champions diretta il Napoli, tassello imprescindibile da cui ripartire per continuare ad alzare gradualmente l’asticella.  


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